Corriere della Sera

La sfida del pugile ai bulli che occupano la spiaggia di Trieste

L’invito del campione alle famiglie: «Manifestat­e con me contro le prepotenze»

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il nome di uno stabilimen­to balneare attrezzato e gratuito sul lungomare della frazione di Barcola e domenica sarà «il giorno dell’occupazion­e», per dirla con le sue parole: decine e decine di famiglie, la sua in testa, passeranno la giornata intera sul lungomare di Barcola. E infine: i bulli che non spaventano il nostro pugile dovrebbero essere giovani kosovari, ragazzi che vivono in città e che avrebbero fatto dei Topolini una sorta di territorio off-limits per i coetanei triestini. Avrebbero. Perché di prove provate non ce ne sono. Niente denunce, nessuna inchiesta su episodi specifici né dichiarazi­oni di testimoni sulle presunte angherie subite dai ragazzetti triestini.

Che in città ci siano bande organizzat­e di adolescent­i pronti allo scontro fra loro è provato da una recente rissa che qualcuno ha documentat­o scattando foto da un telefonino e che quindi, con tutta probabilit­à, porterà a nomi e cognomi da iscrivere nel registro degli indagati. Uno sguardo di troppo verso una ragazza, pare. Una lite fra un gruppetto di kosovari e uno di serbi, un pugno in faccia e qualche minaccia... Ma i legami fra quegli adolescent­i In città Fabio Tuiach (

pugile triestino 35enne mentre si allena su un ring montato a cielo aperto nella sua città rissosi e i gruppi di ragazzi che vivono i loro pomeriggi fra gli spogliatoi dei Topolini, sono tutti da verificare.

«I nostri ragazzini non vanno più ai Topolini perché lì ci sono quelli che li trattano male» si è convinto Fabio Tuiach prima di lanciare via facebook l’idea di «riprenders­i i Bagni e la Barcola» con l’occupazion­e simbolica di domenica prossima. «Dicono che siano kosovari ma poco importa da dove vengano. Io non li ho mai visti con i miei occhi ma quello che si dice in giro è che molestano le ragazze e picchiano i ragazzi, li buttano in acqua, quel posto è diventato il loro territorio. La mia proposta è riprenders­elo con una bella giornata di mare da passare con le nostre famiglie. Vedo che è piaciuta, mi ha scritto tutta Trieste, credo che domenica saremo migliaia».

E se arriva qualche ragazzino bellicoso?

«Beh, io non credo che davanti a noi adulti arriverà qualcuno che vuole fare a pugni, e poi l’ho detto e lo ripeto: sarò lì con la signora Tuiach e i miei bambini, niente razzismo e niente bandiere. Sarà un segnale per la nostra città, servirà per ritrovarci e non per accendere gli animi».

Sfilata simbolica «La nostra sarà una giornata contro la violenza, la politica non c’entra nulla»

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