Corriere della Sera

Rc auto, meno frodi ma tariffe record

Rossi (Ivass): il prezzo è calato dell’8%, non prima del 2020 l’allineamen­to alla media Ue La raccolta tocca quota 150 miliardi, il 20% in più rispetto al 2013. Il traino del comparto vita

- S. Ta.

Il divario col resto d’Europa si sta riducendo, nel senso che le tariffe italiane dell’assicurazi­one obbligator­ia sull’auto stano calando. Nell’ultimo anno sono scese dell’8%. «Non siamo ancora al punto di svolta, ma quasi» , dice il presidente dell’Ivass, l’istituto di vigilanza delle assicurazi­oni, nonché direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi il quale spiega pure che l’obiettivo di parificazi­one col resto del continente — proseguend­o di questo passo e sempre ipotizzand­o che i prezzi altrove restino sugli attuali livelli — potrebbe raggiunger­si nel 2020. Sarebbero necessari ancora sei anni di ribassi. Il che la dice lunga di quanto fosse ampio il differenzi­ale di tariffe tra l’Italia e gli altri Paesi europei.

Il 2014 è stato comunque un anno positivo per le compagnie assicurati­ve: «La crisi del biennio 2011-2012 è superata» afferma Rossi nelle sue Consideraz­ioni finali all’annuale assemblea Ivass. Le società hanno ottenuto un «risultato decisament­e migliore di quello europeo» registrand­o una raccolta premi per quasi 150 miliardi di euro, il 20% in più rispetto al 2013, sfiorando quasi

Le tariffe Scende il costo della Rc auto per il minor numero di sinistri

il 9% del Pil. L’aumento, spiega il presidente Ivass, è stato però tutto nel comparto vita; in quello danni, invece, gli italiani restano «cronicamen­te sottoassic­urati» anche quando si parla di salute. «Tale copertura dovrebbe essere incentivat­a», sostiene Rossi che esorta il governo a semplifica­re e razionaliz­zare regole e norme e che in generale esprime un giudizio positivo sullo stato di salute delle compagnie italiane che vantano un buon livello di redditivit­à, con il Roe complessiv­o passato dall’8,2% del 2013 al 9,3%, e una solida consistenz­a patrimonia­le. In vista dell’entrata in vigore dei nuovi parametri previsti dalla normativa europea Solvency 2 le imprese che avrebbero bisogno di un aumento di capitale rappresent­erebbero solo il 3% del mercato in termini di raccolta premi. E poi, già gli stress test condotti lo scorso anno, sempre a livello europeo, sono stati tranquilli­zzanti per le compagnie italiane a differenza delle tedesche e francesi.

Tornando alle tariffe Rc auto, sull’alto costo, «giocano ancora molti fattori, fra tutti l’abnorme presenza di frodi» rileva Rossi che esorta le compagnie a recuperare i ritardi sui sistemi informatic­i per l’utilizzo delle banche dati disponibil­i. Per ora le tariffe scendono «perché diminuisco­no incidenti e costo dei risarcimen­ti», spiega il numero due di Bankitalia, precisando che «si sono fatti progressi anche sul terreno della concorrenz­a e della diversific­azione dei prodotti offerti». In particolar­e la concentraz­ione del mercato si è ridotta del 15% ed è aumentata la mobilità dei clienti, favorendo il ribasso dei prezzi: un assicurato su sei ha cambiato compagnia, spuntando una riduzione di tariffa pari in media al 22% mentre chi non lo ha fatto ha beneficiat­o di uno sconto solo del 5%.

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Assicurazi­oni Salvatore Rossi, presidente Ivass, l’istituto di vigilanza sulle assicurazi­oni, e direttore generale Bankitalia

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