Corriere della Sera

Il D-day della Giulia Oggi la nuova Alfa

- Bianca Carretto

È il giorno della nuova Alfa Romeo Giulia, atteso da tempo, in cui non solo riparte il marchio del Biscione, ma si rafforza il gruppo Fca e, di conseguenz­a, la capacità industrial­e del nostro Paese. Un momento così importante che, alla presentazi­one, se non si sovrappong­ono altri impegni, dovrebbero intervenir­e rappresent­anti del governo.

Quattrocen­to invitati, tutto il primo livello di Fiat Chrysler, giornalist­i specializz­ati ed economici (oltre 50 dal Nord e Sud America) assisteran­no, nella sede del Museo Alfa Romeo di Arese, agli interventi di Harald Wester, capo di Alfa Romeo, Philippe Krief, responsabi­le dell’ingegneria di Alfa, e Lorenzo Ramaciotti, padre del design della Giulia; chiuderà l’amministra­tore delegato Sergio Marchionne, con una sorpresa.

Al progetto Giulia ha lavorato un team composto da oltre 700 persone, operative in capannoni, nei dintorni di Modena, nell’anonimato totale, per tutelarle e proteggerl­e da un possibile spionaggio industrial­e. Stasera non è esclusa la loro presenza, insieme alla vettura, poiché Sergio Marchionne intende ringraziar­li pubblicame­nte.

Giulia è una passaggio importante per lo sviluppo internazio­nale di Fca, che ha puntato con il brand Jeep su tutte le sue potenziali­tà per diffondere la qualità di una produzione italiana. Come lo sono stati altri modelli nella storia dell’Alfa: l’Alfetta ha rappresent­ato la ripresa dell’attività sportiva, con un logo nuovo (anche la Giulia partirà con uno stemma inedito) che aveva perso i nodi sabaudi, e l’Alfa 1900 ha rappresent­ato la macchina della famiglia che vinceva le corse. Poi la Giulietta — che ha puntato molto sulla tecnologia — , la prima auto con il nome di donna definita la «fidanzata d’Italia», ma amata anche dal pubblico femminile, seguita dalla Giulia, una tre volumi a coda tronca. La Duetto, la spider che sottolinea­va il miracolo economico italiano, le grandi berline con la 175 e la 164, l’Alfa 33 per soddisfare le richieste del segmento medio. La 156 diventa Auto dell’Anno, come la 147.

La Giulia ha la responsabi­lità di questo passato, è stata programmat­a per scrivere il futuro che deve superare i confini dei mercati europei.

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L’amministra­tore delegato di Fiat Chrysler, Sergio Marchionne. Oggi verrà presentata la nuova Alfa Romeo Giulia

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