Corriere della Sera

Il calcio italiano si aggrappa alla Under

Tavecchio e Conte spingono gli azzurrini all’Europeo

- Luca Valdiserri

questo. Certo, è una situazione difficile, anche perché si sommano risultati che non sono venuti». L’Italia non vince l’Europeo di categoria dal 2004 e quando ha avuto un biennio pieno di giocatori forti (Verratti, Gabbiadini, Insigne, Florenzi, Destro, Bertolacci, Borini...) è arrivata seconda con Devis Mangia in panchina (Israele 2013) ma la manifestaz­ione non qualificav­a per l’Olimpiade. Gli azzurri di Casiraghi, invece, non andarono a Londra 2012 per aver perso 3-0 nel playoff contro la Bielorussi­a, dopo aver vinto all’andata per 2-0.

E non è solo lo spirito di De Coubertin che rende la partecipaz­ione olimpica un must. Come sempre c’entrano i soldi, per la precisione i «tagli» che il Coni ha imposto a tutte le federazion­i, Federcalci­o compresa (22 milioni). Lo ricorda di nuovo proprio Tavecchio: «C’è un interesse specifico sul risultato dell’Under 21, anche economico». Andare a Rio, tra sponsor e indotto, può valere tra i quattro e i cinque milioni.

E il temuto biscotto tra Portogallo e Svezia, che con un pareggio ci manderebbe­ro sicurament­e a casa? Di Biagio è apparentem­ente tranquillo: «Non credo che finirà in pareggio». Tavecchio lo è ancora di più, in barba alla storia del pallone: «Non ce li vedo, gli svedesi, che fanno una cosa del genere». Basta non dirlo a Giovanni Trapattoni e Antonio Cassano, che a Euro 2004 vennero eliminati da un pilotato 2-2 tra Danimarca e Svezia.

Allo stadio di Olomouc, oltre ai neutrali di casa, ci saranno soltanto tifosi inglesi, che girano già per la città bardati di bianco e rosso. L’Under 21 gestione Di Biagio è davvero da sola contro tutti e dovrà fare meglio che mai quello a cui è abituata: nuotare controcorr­ente. E con Berardi molto stanco, dopo due partite ravvicinat­e e giocate alla grande, come ha ammesso Di Biagio, sarà ancora più difficile.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy