La scarpa da guida su misura Il nuovo lusso è personalizzare
Car Shoe lancia il «made to order», la tendenza più forte del momento
Frank Sinatra, maestrotro di stile, lasciò ai posterieri — oltre a interpretazioniazioni musicali e cinematografiche tograindimenticabili — un esempioin una di famosastile unico,lista di riassunto assunregoleregole sull’eleganzadi mezzo maschile secolo chee risulta adirisultadistanza sempre attuale, tra menswearwear e filosofia di vita (alcuni dei 16 comandamenti: sì ai polsiniolsini con gemelli ma meglio evitareitare i gioielli che piacevano tantoanto a Sammy Davis junior; un fazzoletto fazzonziale da taschino è essenziale ma che sia perfettamenteepietrici piegato;a sono le nostre cicatrici renderci quelli che siamo,o,inuregolainutile nasconderle). E una regola ferrea, per Sinatra, era questa:uesta: «Mai indossare scarpe marroniarroni dopo il tramonto».
È probabile che perfinono lui, però, avrebbe fatto un’eccezione cezionuova per le Car Shoe della nuova serie MTO, il made to orderer che rappresenta l’apice della personalizzazione persoatain che è diventata questi anni di saturazione del mercato la vera frontiera del Nel film «Miliardario ma bagnino» del 1967, Elvis Presley è al volante d’una Chevrolet Corvette Stingray rosso ciliegia rimasta un simbolo di quel decennio. Lo stesso tipo e lo stesso colore di macchina che (con una edizione contemporanea) è comparsa a Milano in San Babila per «arredare» l’ultima collezione di Eddy Monetti, marchio di radici e sartorialità napoletana (nel 2017 festeggerà 130 anni): moda tra cromature, libri di cinema, immagini anni 60. La collezione non poteva che ispirarsi a quel periodo e a un Elvis Presley che in questo come in altri film tipo «Viva Las Vegas» (1964) con Ann Margret, compare con inappuntabili e freschi completi da estate californiana ma di scuola napoletana. Ecco dunque una collezione che porta molto blu e bianco, i colori del surf, ma anche toni pastello (giallo, rosa, azzurro) con largo lusso. CCar Shoe, casa storica nata nenel 1963 ( dal 2001 nel gruppo PPrada) ha appena presentatosentato il servizio MTO che è fatto di qquattro preziosi materialiriali (strustruzzo, cordovan, coccodrillodrillo e coccodrillo centrato) con oltre trenta varianti di colore.lore. Nei negozi Car Shoe, inoltre,tre, vistvisto che al cliente sarà possibile scegliere materiale e colore, ssarà possibile vedere l’anteprimal’anteprim della propria calzatura su un tablet, e «provare» gli effetti dei vari colori su questi spiegamento di lino, pelle leggera nei bomber per una cabriolet o una moto, e spugna per i giubbotti da barca. Foggia rigorosa ma più morbida, in stile californiano. All’appuntamento non sono mancati né gli appassionati di auto né di musica a stelle e strisce. Non a caso Sally Monetti, che con i familiari gestisce la catena di negozi, è pure pianista e musicista. materiali.
La lavorazione tubolare della scarpa è realizzata interamente a mano tramite 4,85 metri di spago inglese; la tomaia viene pre-forata per alloggiare i gommini della suola (per garantire maggiore stabilità e comfort poggiano su una base di gomma realizzata con la stessa mescola dei battistrada dei pneumatici delle auto). Proprio come voleva il fondatore della casa, Gianni Mostile, ancora oggi come negli anni Sessanta la tomaia viene forata e cucita a mano (con centosessanta impunture da parte dell’artigiano).
Per un cliente così attento all’unicità della propria scarpa (e alla qualità dei materiali) non poteva non esserci un packaging dedicato: così il servizio Made To Order di Car Shoe prevede per i clienti uno speciale tendiscarpe in legno di cedro con possibilità di personalizzazione (gratuita) al momento dell’acquisto. Li Dangqi, docente alla Tsinghua di Pechino, fucina dell’élite del Paese, guida la cabina di regia del mondo moda nella capitale dell’ex Celeste impero, la China Fashion Association. Poco meno di un migliaio di iscritti, «ancora pochi», come dice Mr Li, «ma in crescita, con la settimana della moda che ogni edizione lievita del 33%». É arrivato in Italia sull’onda di Expo «anche se da tempo seguo le sfilate di Milano — precisa — per preparare l‘approdo alla settimana della moda di settembre, di alcuni dei nostri migliori designer. Siamo abili a copiare, ma possiamo esprimere talenti che un giorno disegneranno per marchi stranieri», dice. Cina sempre meno fabbrica del mondo, mentre Li Dangqi ammette: «Milano è stato “il” modello imitato da Pechino». «Per la prossima Fashion week in Cina (25-31 ottobre) prepariamo novità», aggiunge il vice presidente Zhang Qinghui. «Oltre alle sfilate al 751D Park e al Beijing Hotel, porteremo la moda dentro la Città Proibita, e nelle antiche “Case giardino”».