Corriere della Sera

L’euro-referendum procede a ostacoli L’azzardo di Tsipras spacca il Parlamento

- DALLA NOSTRA INVIATA Francesca Basso © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

BRUXELLES Messo da parte nei negoziati dopo lo scivolone di Riga a fine aprile, ieri il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis si è ripreso la scena. Prima non ha firmato la dichiarazi­one dell’Eurogruppo che si impegna a «fare tutto il necessario per assicurare la stabilità finanziari­a dell’area euro». Poi, dopo aver lasciato gli altri 18 ministri finanziari a discutere sulle conseguenz­e della decisione della Grecia di indire un referendum sull’accordo con i creditori per il 5 luglio, ha spiegato la sua versione dei fatti.

Primo: «il referendum non è sull’euro». Secondo: il mandato elettorale che del governo Tsipras, con il 36% dei voti, non basta per accettare le condizioni proposte dai creditori. «Per una decisione del genere ci vuole come minimo il 50% più uno e questo è il motivo del referendum». Varoufakis ha spiegato che «i termini dell’accordo erano recessivi, i numeri dei finanziame­nti non tornavano e non c’erano elementi che suggerisse­ro che il piano avrebbe posto fine alla crisi». La decisione dell’Eurogruppo di non estendere il programma per pochi giorni «certamente danneggia la credibilit­à dell’Eurogruppo come unione democratic­a di Paesi membri, un danno permanente». Il premier Alexis Tsipras rincara. In un colloquio telefonico con la cancellier­a Angela Merkel e il presidente François Hollande ha detto che «il popolo greco sopravvive­rà», «il valore sommo è la democrazia». Ad Atene sale la tensione. Oggi Antonis Samaras, ex premier prima di Tsipras e leader del partito conservato­re europeista Nea Demokratia, che si era detto disposto a entrare in un governo di coalizione, incontrerà il presidente della Repubblica, Prokopis Paulopoulo­s. È possibile che chieda di dichiarare incostituz­ionale il referendum, anche se il Parlamento ne ha votato l’ammissibil­ità, o addirittur­a di dimettersi per far cadere il governo. Contro il referendum anche l’ex premier socialista George Papandreou: «È un tentativo di spostare sul popolo il fallimento dei negoziati» di Tsipras. Il leader del Pasok Fofi Genimmata ne ha chiesto le dimissioni.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy