Corriere della Sera

Il piano: unioni civili sul modello tedesco Possibile l’adozione dei figli del partner

- Alessandra Arachi

La scommessa è di portare a casa il risultato entro l’estate. Una maggioranz­a trasversal­e che accanto al Pd veda il Movimento 5 stelle, Sel e qualche liberale di Forza Italia potrebbe farcela a far passare il disegno di legge sulle unioni civili fra persone dello stesso sesso. In commission­e. E alla fine anche in aula.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi proprio la settimana scorsa ha ribadito la volontà di riprendere questo tema. E adesso che, dopo l’Irlanda e dopo il Parlamento europeo, è arrivata anche l’America a dire il suo forte «sì» ai matrimoni fra omosessual­i, la posizione del nostro Paese diventa sempre più di minoranza rispetto al mondo e non soltanto rispetto all’Europa.

Il disegno di legge in discussion­e al Senato non parla di matrimoni gay, bensì di unioni civili secondo il modello tedesco che prevede anche la step child adoption, ovvero la possibilit­à di adottare il figlio biologico del compagno.

Ieri dal Gay Pride di Milano ha fatto sentire la sua voce anche il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina: «È ora di una legge moderna sulle unioni civili anche in Italia», ha dichiarato.

I numeri, teorici, per una maggioranz­a che faccia passare il disegno di legge sulle unioni civili ci sono. Nella realtà, tuttavia, pesa — e non poco — l’incognita degli emendament­i.

L’ostacolo In commission­e Giustizia già presentati duemila emendament­i: 700 dell’azzurro Malan

Erano poco più di quattromil­a, circa. Sono stati praticamen­te dimezzati dal presidente della commission­e Giustizia Francesco Nitto Palma, di Forza Italia. Ma sono comunque tanti, una montagna, difficile da scalare.

Si può immaginare un calendario fitto fitto della commission­e che preveda sedute notturne per esaminare gli emendament­i. Si può anche immaginare di far arrivare il testo in aula senza esaminare gli emendament­i grazie ad un voto di fiducia.

Non si può sperare che chi ha firmato quella valanga di correzioni le ritiri, visto che sono stati presentati proprio per fare ostruzioni­smo.

Lucio Malan, Forza Italia, da solo ne ha sottoscrit­ti più di 700. E non è soddisfatt­o nemmeno degli emendament­i presentati proprio in queste ore dalla relatrice, la senatrice Monica Cirinnà, del Pd.

Dice infatti il senatore Malan: «Con un emendament­o la relatrice ha voluto cancellare la parola “vedovile” dal testo, così da togliere un’equiparazi­one al matrimonio. Ma è un emendament­o ipocrita: tutto l’impianto del disegno di legge è fatto per equiparare queste unioni civili fra persone dello stesso sesso al matrimonio».

I senatori della commission­e hanno tempo fino a domani pomeriggio per presentare subemendam­enti agli emendament­i della relatrice. Poi si dovranno prendere delle decisioni.

Il presidente della Commission­e Giustizia Nitto Palma ha più volte fatto sapere di non avere intenzione di dedicare tutto il tempo del suo organismo parlamenta­re all’esame degli aggiustame­nti sulle unioni civili. Ma è anche vero che il presidente Francesco Nitto Palma è in scadenza e sono prossime le elezioni per eleggere il suo sostituto. Al più tardi a settembre, secondo la prassi parlamenta­re.

Oltre che su M5s e Sel, il Pd può contare per l’approvazio­ne su un’area liberal dentro Forza Italia e anche sull’Ncd, sebbene sia Fabrizio Cicchitto sia Nunzia De Girolamo — i più aperti del partito dove ci sono oppositori duri, come Carlo Giovanardi e Maurizio Sacconi — siano alla Camera e non al Senato.

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