Uomini e aziende Il nuovo inserto «Corriere Imprese» sull’economia toscana
Dopo il Veneto, l’Emilia Romagna e il Friuli Venezia Giulia è la volta della Toscana. Il Corriere Imprese si espande ancora: il nuovo supplemento, dedicato al mondo dell’economia regionale, da domani sarà in edicola con il Corriere Fiorentino. Un modo per raccontare gli uomini, le aziende e le innovazioni che operano ogni giorno sul territorio. Il progetto è ambizioso, costituito da un supplemento cartaceo, una sezione speciale Web e una serie di incontri territoriali. «L’economia toscana è tutt’altro che debole. Sicuramente ha performance migliori rispetto ad altre zone del Paese — dichiara il direttore del Corriere Fiorentino Paolo Ermini —. Però c’è molto da cambiare, sia nel settore pubblico che in quello privato. Con questo supplemento il quotidiano vuole partecipare a una sfida: rovesciare la mentalità che assegna sempre ad altri, a cominciare dallo Stato, il compito di superare le nostre difficoltà, far emergere le contraddizioni, anche politiche, e i conservatorismi che possono limitare l’impiego delle migliori energie e incalzare i protagonisti». Al centro del giornale il racconto dei mutamenti: dalle storie delle aziende al capitale umano, dalla ricostruzione del lavoro alle reti d’impresa e al sistema del credito, fino ad arrivare alla cultura e al turismo. Più nel dettaglio il primo numero sarà ricco di storie di imprenditoria. Due riguardano il fenomeno del ricambio generazionale, fondamentale nelle imprese di piccole dimensioni quasi sempre a conduzione familiare. Ci sarà poi la vicenda positiva del cantiere Azimut Benetti e non mancheranno le eccellenze toscane: dall’olio di Lucca, alla pelletteria di Arezzo e ai mobilifici di Poggibonsi (secondo uno studio di Intesa Sanpaolo). Infine la «bussola della settimana», con un’informazione sintetica sui mercati borsistici, la ricerca e il Terzo settore.