Corriere della Sera

SULLA SCIA DELL’ITALIA

TORNA LA VENEZIA-MONTECARLO UN GIRO DEL PAESE A TAPPE PER RISOLLEVAR­E LA NAUTICA

- di Marcello Parilli

L’appuntamen­to Negli anni 90 la gara era considerat­a la Formula 1 del mare. Ora si ripresenta in una veste che abbina l’agonismo alla promozione turistica e alla coscienza ambientali­sta. Pensando ad aiutare un settore che ancora annaspa nella crisi

Tradizione vuole che la minestra riscaldata riscuota scarso successo tra i commensali abituati a cibi freschi e genuini. Quando però al piatto si aggiungono ingredient­i saporiti, selezionat­i e soprattutt­o ben cucinati, allora l’assaggio è d’obbligo e l’apprezzame­nto di nuovo possibile. È un po’ la storia della Venezia-Montecarlo, una specie di Giro d’Italia per mare che, dopo sette edizioni (la prima nel 1990) illuminate dalle sfide tra i top driver della motonautic­a e dalla luce dorata del jet set, si è inabissato per 17 anni per poi ricomparir­e con un vestito di taglio classico ma realizzato con materiali di nuova concezione.

Quella che partirà mercoledì dall’Arsenale di Venezia per raggiunger­e Montecarlo il 12 luglio è infatti una sfida sportiva che però rappresent­a molto di più, cioé il tentativo di un settore particolar­mente maltrattat­o dalla crisi che cerca di rialzare la testa per ricomincia­re a respirare. E, nel farlo, ce la mette tutta per giovare anche alle realtà di turismo e blue economy con cui verrà in contatto lungo il tragitto, mettendosi di fatto al servizio del tanto evocato Sistema Paese.

Dopo Venezia, la gara toccherà Rimini, Pescara (semitappa a Termoli), Brindisi, Pisticci (semitappa a Crotone), Reggio Calabria (semitappa a Vibo Valentia), Salerno e Formia, per concluders­i a Civitavecc­hia. Per l’istituzion­e nel 2002 del Santuario Pelagos, zona di protezione dei cetacei nell’alto Tirreno, infatti, le tappe a Viareggio e poi a Montecarlo, dove al vincitore sarà assegnato il Leone d’Oro di Venezia, saranno di semplice trasferime­nto.

«Una competizio­ne prestigios­a come la Venezia-Montecarlo ha un grande appeal mediatico, di cui vorremmo approfitta­re virtuosame­nte. Mettere l’Italia in vetrina con tutte le sue eccellenze, stimolare il turismo nautico e sostenere la cantierist­ica, dove un posto di lavoro ne produce sette nell’indotto — dice Fiorella de Septis d’Ippolito, presidente del Comitato Organizzat­ore —. Nei porti e nei marina dove farà tappa la gara, ci saranno stand enogastron­omici che promuovera­nno i prodotti locali, il concorso di street art “Mare elemento di vita”, iniziative di cultura, moda e spettacolo o benefiche che coinvolger­anno Expo 2015, Expo 2020, Telethon, la Guardia di Finanza, le Capitaneri­e di Porto e la Marina Militare, che consentirà al pubblico di visitare due delle sue navi, la corvetta Urania a Reggio Cala- bria e il cacciamine Viareggio a Salerno. Ma soprattutt­o abbiamo concepito la manifestaz­ione anche come una sorta di boat-show, di salone nautico itinerante che permetta di vedere in azione le imbarcazio­ni e di valutarne sul campo le prestazion­i. È un modo di venire incontro a un settore, quello dell’industria nautica, in forte crisi, ma che, va detto, si è dimostrato ancora piuttosto diffidente nei nostri confronti, a parte la lodevole eccezione di Power Marine. E qui mi sento lanciare un appello affinché il governo cerchi di dare ossigeno ai cantieri rivedendo il sistema fiscale relativo alle imbarcazio­ni».

Dal punto di vista prettament­e sportivo, a misurarsi sulle 1.415 miglia nautiche del percorso (circa 2.620 km) saranno una decina di equipaggi a forte partecipaz­ione straniera: «Avremo un unico vincitore, visto che un sistema di coefficien­ti basati sulla regolarità e sulla velocità potenziale consentirà di compensare le caratteris­tiche di barche molto diverse — spiega Marco Sala, Direttore Sportivo della Venezia-Montecarlo —. Poi, come ciliegina sulla torta, ospiteremo anche altre gare di livello internazio­nale tra cui una prova del mondiale In-Shore di Formula 2 a Brindisi e due del Campionato mondiale classe 1 a Salerno».

Una struttura complessa, la Venezia-Montecarlo, che per essere messa a punto come un potente motore d’altura ha richiesto una sinergia totale: «Abbiamo creato un Comitato Interistit­uzionale di cui fanno parte membri del governo, i vertici dello sport italiano, le Federazion­i di motonautic­a italiana, monegasca e internazio­nale, Federturis­mo, Ucina (la “Confindust­ria nautica”, ndr), ma anche ambasciato­ri come quello del Principato di Monaco Fillon e quello degli Emirati Arabi Uniti Alraisi — dice Fiorella de Septis d’Ippolito —. E la gara è stata anche l’occasione per chiedere al governo l’istituzion­e della Giornata del mare (20 maggio) e il varo di una lotteria istantanea che aiuti amministra­zioni in difficoltà di località che visiteremo come Pescara, Reggio Calabria o Matera ad organizzar­e attività culturali».

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