Se vendesse le isole?
CRISI IN GRECIA Una domanda forse ingenua sulla questione greca. Per risolvere l’impasse, perché il governo della Grecia non propone l’acquisto d’una delle sue isole alla Germania? In fondo ne ha addirittura 6 mila. Nella storia, ci sono diversi precedenti di vendita o cessione di territori tra Stati. Penso ad esempio alla Corsica, ceduta dalla Repubblica di Genova alla Francia nel 1764, ma anche all’Alaska, venduta dalla Russia agli Stati Uniti nel 1867. Quali differenze e analogie ci sarebbero oggi con questi due precedenti, nel caso Atene vendesse Mykonos o Santorini alla Germania?
La vendita di un territorio nazionale era più facile quando gli Stati erano patrimoniali e la terra apparteneva al sovrano o alla oligarchia che esercitava il potere. Oggi la vendita di un’isola richiederebbe, per lo meno, un referendum. È alquanto diversa, invece, la vendita della sterminata proprietà agricola australiana di Sir Sidney Kidman: quasi metà della Gran Bretagna e più di un terzo dell’Italia (secondo Vittorio Sabadin, La Stampa del 24 giugno). Anche se la terra andasse a un impresario straniero, la vendita non comporterebbe un passaggio di sovranità.
MIGRANTI /1 Guardando le persone che arrivano sui gommoni e barconi, osservo che sono in grande maggioranza giovani uomini; poche le donne e i bambini, praticamente assenti gli anziani. E allora mi domando: quando un Paese è in guerra, gli sfollati sono donne, bambini e anziani; i giovani sono al fronte per combattere il nemico e difendere case, proprietà e Le lettere firmate con nome, cognome e città, vanno inviate a «Lettere al Corriere» Corriere della Sera via Solferino, 28 20121 Milano Fax: 02-62827579 lettere@corriere.it www.corriere.it sromano@rcs.it Risposte alle 19 di ieri
Fuga da capire
La domanda di oggi
In Grecia gli abitanti sono in coda per ritirare i depositi dalle banche. Hanno ragione a essere così pessimisti?