Corriere della Sera

Tecnologia

- M. G. F.

Una speciale app aiuta a gestire le possibili complicanz­e di patologie genetiche

Pronto Soccorso generali con pediatri reperibili “a chiamata” o infermieri addetti al triage senza una specifica formazione pediatrica; sale d’attesa prive di spazi dedicati ai piccoli pazienti (l’80%); aree d’osservazio­ne breve presenti solo in una struttura su tre.

Sono queste le principali carenze emerse dai risultati preliminar­i di un’indagine svolta (nel corso del 2014) dalla Commission­e Pronto Soccorso della Società italiana di emergenza e urgenza pediatrica (Simeup), su un campione di circa duecento strutture.

«Innanzitut­to, va chiarito che le circa 450 strutture di pediatria italiane si rapportano in modi diversi, a livello organizzat­ivo, rispetto al Pronto soccorso — spiega il presidente di Simeup, Antonio Urbino —. Esistono, infatti, i Pronto Soccorso dei grandi ospedali o policlinic­i pediatrici, una decina in tutta Italia (visitano circa il 10% dei bambini che accedono ogni anno alle strutture di emergenza-urgenza); ci sono, poi, gli ospedali generali con Pronto Soccorso pediatrici strutturat­i (riconosciu­ti dalle Regioni) dove il bambino viene preso in carico dal pediatra cui spetta la responsabi­lità dell’asperibile , e t i c h e t t a t u r a e dispositiv­i di chiusura ed erogazione — ricorda Pitidis — . Prodotti tossici e medicinali vanno tenuti fuori dalla portata dei bambini e conservati nei contenitor­i originali, che, in caso di ingestione, vanno portati al Pronto Soccorso o al Centro antiveleni. Altro rischio grave a quest’età è il soffocamen­to per ingestione di oggetti di piccolo taglio, come pile a bottone, particolar­mente pericolose». Rispetto alle ustioni, quelle più gravi e frequenti avvengono in cucina, per lo più con rovescio di cibo o acqua bollente; ma ci sono anche

Prima infanzia Da 1 a 4 anni i «guai» più frequenti sono cadute, ingestioni di oggetti e ustioni

quelle da oggetto rovente (forno, pentole, ferro da stiro).

Dai 5 anni in su, gli incidenti avvengono prevalente­mente durante il gioco in cortile o giardino, e in casa su scale, nella doccia o nella vasca da bagno: accorgimen­ti come corrimano, maniglie, elementi antiscivol­o possono prevenire le cadute. Con l’aumentare dell’età cresce progressiv­amente il numero di incidenti dovuti a urti, ferite da taglio, schiacciam­ento della mano in porte o finestre. «Per prevenirli a volte bastano semplici accortezze — ricorda Pitidis — come la messa in sicurezza di oggetti ed elettrodom­estici da taglio, sminuzzame­nto o centrifuga; la protezione degli spigoli vivi e delle strutture sporgenti; l’adozione di dispositiv­i di rilascio controllat­o nella chiusura di porte e cancelli».

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