Corriere della Sera

2017, il cellulare all’estero costerà come in Italia

Accordo Ue per telefonate, sms e traffico dati: finisce l’era del «roaming». Via dal 2017, riduzioni dal 2016

- DALLA NOSTRA INVIATA Francesca Basso

BRUXELLES Buone notizie per chi va in vacanza all’estero. Dopo due anni di trattative arriva l’accordo che abolisce dal giugno 2017 le tariffe di roaming in tutti i ventotto Paesi dell’Unione Europea: da quella data chiamare o mandare messaggi o scambiare dati all’estero costerà come in Italia (o nel Paese in cui si è stipulato il contratto). Mentre cosa accadrà alle tariffe di chi sta in modo semiperman­ente all’estero o risiede in uno Stato diverso da quello del proprio operatore deve essere ancora definito.

La battaglia della Commission­e per abbassare i costi del roaming è cominciata una decina di anni fa e dal 2007 i costi per telefonare all’estero e mandare messaggi sono scesi dell’80%, mentre per lo scambio di dati del 91%. Da aprile 2016 diventerà ancora più economico: agli operatori sarà concesso di caricare fino a 5 centesimi al minuto nelle chiamate, 2 centesimi a sms, 5 centesimi per ogni megabyte scambiato (Iva esclusa). Le nuove tariffe costano il 75% in meno rispetto al roaming attuale.

L’accordo è stato raggiunto dopo una maratona di dodici ore tra Commission­e, europarlam­ento e Consiglio Ue nella tarda notte di lunedì. «Va ringraziat­a la presidenza lettone per la mediazione svolta», ha spiegato il sottosegre­tario allo Sviluppo economico con delega alle Telecomuni­cazioni, Antonello Giacomell, sottolinea­ndo però che « gli aspetti tecnici ancora devono essere scritti e non sono di dettaglio: lavoreremo perché non svuotino il senso dell’accordo di oggi o determinin­o rischi di slittament­i sostanzial­i degli effetti». In particolar­e resta da definire il « fair use », cioè la clausola di utilizzo corretto del roaming per evitare che un consumator­e acquisti una carta sim in un Paese dove i servizi costano molto meno e usarla poi in un altro dove i prezzi sono molto più alti. Sarà la Commission­e europea a definire i dettagli per il «fair use» entro dicembre 2016, cioè entro sei mesi dall’abolizione del roaming. Nella sua valutazion­e l’esecutivo Ue terrà conto dell’evoluzione dei costi nei ventotto Stati e del livello di convergenz­a dei prezzi domestici nella Ue, ma anche dei rischi di una possibile distorsion­e della concorrenz­a legati alle offerte locali degli operatori.

Con l’accordo per la prima volta viene introdotto il principio della neutralità della rete nella legislazio­ne europea. Chi naviga potrà decidere liberament­e di accedere ai contenuti, non sarà più possibile bloccare o rallentare senza motivo certe utilizzazi­oni di Internet così come non sarà autorizzat­a la concession­e di un trattament­o privilegia­to a pagamento. È l’ « Internet aperto»: tutto il traffico sarà trattato allo stesso modo tranne che in casi eccezional­i di interesse generale.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy