Corriere della Sera

Merkel come Tissaferne, il dramma ateniese in cinque atti

- Di Luciano Canfora

Atto I Scena prima Tissaferne, potente satrapo persiano, che da anni incombe sul conflitto tra Sparta e Atene, fa sapere che potrebbe decidersi ad aiutare Atene, cioè a risanarne le disastrate finanze, se Atene si deciderà a cambiare regime politico: a liquidare la democrazia, escludendo i poveri dal pieno diritto di cittadinan­za e riducendo gli aventi diritto a sole 5 mila persone. Scena seconda Frau Merkel nel ruolo di Tissaferne. Oltretutto Tissaferne ha alle spalle un potere ancora più grande, il Gran Re di Persia. Frau Merkel ha sulla testa Madame Lagarde. Atto II Scena prima Alcibiade, rampollo di una grande famiglia, nipote di Pericle, molto discusso anche sul piano privato, da anni allontanat­o dal potere, oltre che da Atene, e bazzicante la corte di Tissaferne, si fa avanti. Fa sapere agli ambienti ateniesi ostili al «governo del popolo» (democrazia) che, se si sbaracca la democrazia, davvero Tissaferne aprirà i cordoni della borsa. Lui garantisce. Scena seconda Papandreou è un perfetto Alcibiade, rampollo anche lui di una dinastia che ha comandato in Grecia da tempo immemorabi­le. «Socialista», perché tanto non fa paura a nessuno; buon servitore dell’Occidente. Per molto tempo capace di farsi accettare come leader di una sinistra adeguatame­nte parolaia, ma intimament­e disinteres­sata ai problemi dei poveri. In separata sede, anche Alcibiade diceva della democrazia che è «una notoria pazzia». Atto III Scena prima I circoli oligarchic­i ateniesi, che da sempre spiano l’occasione per dare una botta all’odiato demo, colgono al volo l’occasione e decidono di passare all’azione. Ma come fare e con quali uomini? Lo strumento ideale sono dei capi popolo che si siano fatti conoscere dalla massa popolare, ma segretamen­te passati al servizio delle società segrete oligarchic­he. E ne trovano due: Pisandro e Frinico. A questo punto gli oligarchi non hanno più bisogno di Alcibiade/Papandreou e decidono di sbarazzars­ene. Scena seconda Antonis Samaras, che negli anni 90 aveva fatto il demagogo nazionalis­ta nella «questione macedone», è un ottimo Pisandro. Dapprima agitatore a buon mercato, alla fine si mette agli ordini della destra tradiziona­le di Karamanlis: ma in quanto «uomo nuovo» riesce a governare per oltre due anni. È lui che mette fuori gioco Papandreou. Atto IV

I demagoghi prezzolati entrano in azione. Pisandro, che era nell’isola di Samo, dove veniva ordita la trama, si precipita ad Atene ed interviene instancabi­lmente nelle assemblee che si radunano a ripetizion­e, svolgendo il seguente argomento: «Dovete mollare, altrimenti i soldi di Tissaferne non arrivano». A lungo l’assemblea rilutta. Allora Pisandro abborda gli elettori uno per uno e cerca di catechizza­rli individual­mente, sempre con lo stesso argomento. L’atto IV corrispond­e alla situazione attuale: la Grecia vorrebbe decidere del suo destino, ma chi può farle balenare una elemosina avvelenata esige che la smetta di volersi avvalere della propria sovranità. Atto V (futurale)

Alla fine viene indetta un’assemblea che dovrà sciogliere il dilemma. Il clima che la precede è sempre più pesante. Contro i leader popolari si compiono violenze che restano impunite. Finalmente l’assemblea si raduna, ma non nella solita sede, bensì in un bosco fuori città. Sui discorsi di chi osa prendere la parola si esercita una occhiuta censura preventiva. A Pisandro tocca il compito più delicato: ottenere che la democrazia si suicidi con le sue stesse mani . Il giuoco gli riesce.

Primo tempo: preliminar­mente l’assemblea approva la proposta di abrogare la clausola di garanzia che difendeva la costituzio­ne. Secondo tempo: si comincia a dire che «bisogna eliminare il salario per qualunque funzione pubblica» (proposta di Pisandro).

La proposta passò. L’assemblea popolare liquidò se stessa e giunsero indisturba­ti al potere 400 oligarchi. Epilogo a sorpresa: I soldi di Tissaferne non arrivarono mai; dopo pochi mesi gli oligarchi furono cacciati.

 ??  ?? Alcibiade, nipote del democratic­o Pericle, è uno degli ispiratori del colpo di Stato oligarchic­o del 411 a.C.: come lui, il «rampollo» Papandreou
Alcibiade, nipote del democratic­o Pericle, è uno degli ispiratori del colpo di Stato oligarchic­o del 411 a.C.: come lui, il «rampollo» Papandreou
 ??  ?? Tissaferne, il potente satrapo persiano che potrebbe aiutare Atene a rimettere in sesto le finanze: interpreta­to da Angela Merkel
Tissaferne, il potente satrapo persiano che potrebbe aiutare Atene a rimettere in sesto le finanze: interpreta­to da Angela Merkel
 ??  ?? Pericle, il grande politico, militare e oratore del periodo d’oro di Atene (tra le Guerre persiane e la Guerra del Peloponnes­o)
Pericle, il grande politico, militare e oratore del periodo d’oro di Atene (tra le Guerre persiane e la Guerra del Peloponnes­o)

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