Inchieste e dimissioni, caos Sicilia Crocetta perde anche Borsellino
L’assessore alla Sanità vicina all’addio. E il Pd vuole staccare la spina al governatore
«Io spero che Lucia trovi la forza di continuare questa esperienza, la Sicilia ha bisogno di lei...», dice il governatore Rosario Crocetta, mentre la sua Giunta ha cominciato a scricchiolare e il suo partito, il Pd, lo aspetta al varco della direzione regionale fissata per il 4 luglio a Palermo. Il suo, ora, è un caldo appello a Lucia Borsellino, figlia del magistrato ucciso dalla mafia e donnasimbolo della nuova politica regionale, assessore alla Sanità e architrave della giunta Crocetta. La Borsellino, però, sta vivendo giorni di grande travaglio, si è presa 48 ore di tempo per formalizzare le sue dimissioni, dopo la bufera che ha investito il medico personale del governatore, il professor Matteo Tutino, finito lunedì agli arresti domiciliari con l’accusa di truffa, abuso d’ufficio, falso e peculato. Secondo la procura di Palermo, i fatti risalgono al 2012, il professor Tutino, primario di chirurgia plastica, «aveva trasformato l’ospedale pubblico Santa Sofia nel suo studio privato» e lì avrebbe realizzato interventi di chirurgia estetica ai suoi clienti vip facendoli passare per operazioni necessarie e urgenti, a carico del sistema sanitario nazionale. Crocetta, malgrado tutto, lo difende: «È un bravo medico, mi ha guarito dal diabete, mi ha fatto dimagrire, ma se l’hanno arrestato, scusate, io cosa c’entro? Vorrà dire che farò istanza al Csm per farmi assegnare il prossimo medico direttamente dai magistrati. Scherzo, ma c’è poco da scherzare...».
E mentre Lucia Borsellino, a cui il professor Tutino non era mai piaciuto, sta riflettendo sul da farsi, la giunta Crocetta ha già perso due pezzi importanti la scorsa settimana, l’assessore all’Agricoltura Nino Caleca e quello alla Funzione Pubblica Ettore Leotta, due tecnici subito rimpiazzati dal governatore, Leotta ieri stesso da Giovanni Pistorio, segretario regionale Udc