Corriere della Sera

Istruzione, povertà, diabete: allarme sui minori in Italia

La commission­e parlamenta­re sull’infanzia: siamo al 22° posto su 29 Paesi per il benessere dei più piccoli

- Al. Ar.

ROMA A leggere il rapporto sulla povertà e il disagio minorile della Commission­e parlamenta­re per l’infanzia e l’adolescenz­a, si capiscono bene le parole di Michela Brambilla, la sua presidente: «Si ha la sensazione di essere davvero arrivati ad un bivio: o si mette in campo una politica seria, organica e adeguatame­nte finanziata per l’infanzia e l’adolescenz­a oppure, è evidente, la condizione dei minori più poveri nel nostro Paese continuerà a peggiorare e il declino sembrerà ineluttabi­le».

È pieno di cifre inquietant­i il rapporto della commission­e. Significat­ivo il report che compara il benessere dei bambini in ventinove Paesi ricchi: l’Italia occupa il ventiduesi­mo posto in questa classifica, alle spalle di Spagna, Ungheria e Polonia e prima di Estonia, Slovacchia e Grecia.

Si deve tener conto che questo report non si occupa soltanto dell’aspetto economico, ma considera varie dimensioni della vita infantile: salute, sicurezza, istruzione, comportame­nti a rischio, condizioni abitative e ambientali.

Come sempre, anche questo rapporto disegna un’Italia a due velocità e una pennellata inquietant­e la dà sulla salute dei nostri bimbi. Uno dei fattori più a rischio fra i bambini poveri? Il diabete. E se la media nazionale dice che i bambini diabetici sono il 5 per cento, nelle regioni del Sud questa percentual­e raddoppia. Ma non solo.

Nel nostro Meridione ci sono numeri desolanti anche sul fronte scolastico. Un dato basterebbe per tutti: in Campania il tempo pieno a scuola è garantito soltanto nel 6,5 per cento delle scuole primarie e nel 15,3 di quelle secondarie.

Non c’è da stupirsi quindi che in Campania la dispersion­e scolastica raggiunga il 22 per cento, superata soltanto dal 25,8 per cento della Sicilia.

Dice la presidente della commission­e Michela Brambilla: «Siamo ben consapevol­i delle condizioni economiche in cui versa il Paese, ma è proprio in momenti così difficili che occorre qualificar­e la spesa e indirizzar­la verso obiettivi strategici. E la tutela dei giovanissi­mi e la promozione dei loro diritti non possono non essere tra questi».

Per questo la commission­e parlamenta­re sull’infanzia formula proposte ben precise. In primis, l’approvazio­ne del piano nazionale per l’infanzia, oltre a un negoziato con l’Unione Europea per ottenere lo scorporo delle spese per l’infanzia e l’adolescenz­a dal calcolo del rapporto deficit/pil. E, ancora, come spiega la presidente Brambilla: «È necessario un significat­ivo incremento del sostegno alle famiglie con minori, da considerar­e un investimen­to e non un intervento assistenzi­ale».

Bivio Michela Brambilla: «Siamo a un bivio, senza una politica seria il declino è ineluttabi­le»

 ??  ?? Presidente Michela Brambilla presiede la Commission­e parlamenta­re per l’infanzia e l’adolescenz­a
Presidente Michela Brambilla presiede la Commission­e parlamenta­re per l’infanzia e l’adolescenz­a

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy