Corriere della Sera

Cannabis, la spinta di 218 parlamenta­ri

Proposta di legge per la vendita nei negozi e la coltivazio­ne in casa. Polemica della Lega

- di Alessandra Arachi

Sarà in vendita nei negozi autorizzat­i, se ne potranno coltivare cinque piante in casa e sarà consentito consumarla in luoghi privati. Se la proposta di legge bipartisan sulla legalizzaz­ione della cannabis dovesse passare, i maggiorenn­i potranno detenere fino a 15 grammi. Via libera ai «social club» per la coltivazio­ne associata in enti senza fini di lucro. Il leader leghista Salvini: meglio regolare la prostituzi­one.

Si potrà vendere in negozi con licenza dei Monopoli di Stato. Si potrà coltivare sul balcone di casa ( fino a cinque piante). Si potrà fumare liberament­e, ma soltanto in luoghi privati. Se la proposta di legge sulla legalizzaz­ione della cannabis dovesse passare, inoltre, i maggiorenn­i potranno anche detenere fino a 15 grammi di cannabis. Consentiti anche i «cannabis social club», per la coltivazio­ne in forma associata in enti senza fini di lucro.

Il promotore della proposta è Benedetto Della Vedova, sottosegre­tario agli Esteri. Ma ad oggi la sua proposta ha già avuto l’adesione di 218 parlamenta­ri, «e stanno crescendo», quasi tutti di Pd, Sel e M5s, ma con piccole incursioni anche di Forza Italia e Scelta civica.

Molte anche le polemiche e la più forte è arrivata dalla Lega, dal suo leader, Matteo Salvini: « Personalme­nte sono contrario: sarei per la legalizzaz­ione e la regolament­azione della prostituzi­one, perché fino a prova contraria il sesso non fa male, la cannabis sì». Immediata la replica del sottosegre­tario Dalla Vedova: «Vorrei capire da Salvini se pensa di legalizzar­e la prostituzi­one o le prostitute che sono quasi tutte straniere, clandestin­e e illegali».

La proposta di legalizzaz­ione della cannabis ha tra i suoi obiettivi primari la tutela dell’uso terapeutic­o delle sostanze e si muove in un solco già adottato negli Stati Uniti. Come il divieto di poter fumare spinelli in luoghi pubblici, anche all’aperto, compresi i parchi. In caso di trasgressi­one la proposta di legge prevede sanzioni di tipo amministra­tivo, multe insomma, dello stesso tipo di quelle previste per il divieto del fumo.

«Se vogliono legalizzar­e la cannabis se lo scordino», ha detto l’ex-ministro Maurizio Lupi, di Ncd, e a rincarare la dose ci hanno pensato i senatori Maurizio Gasparri (Forza Italia) e Carlo Giovanardi (Ncd): «La legalizzaz­ione della cannabis è un regalo alle mafie». Il deputato Tancredi Turco, di Alternativ­a libera, ha invece calcolato: «Con gli introiti della vendita della cannabis si potrebbe abolire l’Imu».

Un appello in favore arriva anche da Pippo Civati, ex-Pd ora passato al gruppo misto: «Sappiamo che il premier si è sempre dichiarato contrario alla legalizzaz­ione, ma crediamo che in una legislatur­a così che il governo decida di rimettersi al Parlamento».

Il sottosegre­tario Della Vedova è ottimista: «Ci sono ancora alcuni giorni per poter firmare la proposta di legge e io penso che ci sia ancora un’area liberal che potrebbe aderire, soprattutt­o dentro Forza Italia. Anche perché i sondaggi di Pagnoncell­i ci segnalano che l’elettorato di centrodest­ra è altamente favorevole alla legalizzaz­ione. In ogni caso anche senza firmarla si può votare a favore: credo che i numeri ci siano».

C’erano anche Roberto Giachetti, vicepresid­ente della Camera del Pd, e Stefano Fassina, ex-Pd ora misto, alla conferenza stampa di ieri dove si presentava la proposta di legge che mantiene divieti severi in caso di spaccio della cannabis, con le punizioni penali oggi in vigore, quindi anche il carcere.

Da fuori fa sentire la sua voce contraria la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, mentre da esperto si leva in difesa la voce dell’oncologo Umberto Veronesi: «Da almeno vent’anni mi batto per la legalizzaz­ione della cannabis e spero che sia la volta buona. Fare leggi proibizion­iste non serve: il 48% dei ragazzi ammette di aver usato cannabis. Dunque la legge ha fallito. Nessuno di noi è favorevole all’uso della marjuana così come non lo siamo per il tabacco e l’alcol. Ma la proibizion­e non è la soluzione».

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