17 giorni
Le banche greche sono chiuse ormai da 17 giorni dopo la decisione di Tsipras di indire un referendum sul piano di aiuti proposto dall’Europa
La Bce ha lasciato invariata la liquidità di emergenza per le banche greche a 89 miliardi
Introdotti limiti ai prelievi al bancomat contro le fughe di capitali: non più di 60 euro al giorno
La strategia Meglio liberarsi subito di un debito, che rischiare di vedere i depositi decurtati
Tra le condizioni del terzo programma di aiuti alla Grecia ci sono 25 miliardi di nuovo capitale per le banche e l’adozione delle regole Ue sulla risoluzione delle crisi bancarie, con la partecipazione alle perdite per obbligazionisti e depositanti oltre 100 mila euro («bail-in») registrando un’impennata. Migliaia di manager cercano di saldare i loro creditori al più presto, anche se hanno messo i dipendenti in ferie forzate perché produrre è diventato impossibile.
La forza che spinge questa ondata di bonifici è la stessa che sta alimentando in Grecia la vendita di auto di lusso, Porsche o Mercedes. Ma non ha niente a che fare con un miglioramento dell’economia. Domani la Grecia entra nel ventesimo giorno da quando un decreto del governo ha chiuso le banche per evitare che fossero travolte dalle richieste di ritiro da parte dei depositanti. Su almeno due dei quattro principali istituti del Paese, National Bank of Greece, Alpha Bank, Pireaus Bank e Eurobank, continuano