Corriere della Sera

Gli Stati Uniti preparano il rialzo dei tassi e il dollaro sale a 1,08 sull’euro

- di Giuseppe Sarcina DAL NOSTRO INVIATO

La parola chiave: «graduale». Janet Yellen, presidente della Federal Reserve, si prepara ad alzare i tassi di interesse, fermi a quota 0-0,25% dal 2009. Sarà una manovra lenta, controllat­a. L’annuncio di Yellen, davanti al Congresso Usa due giorni fa, ha avuto un immediato effetto pro ciclico sul dollaro: il biglietto verde si è rafforzato ancora di più (1,08 sull’euro). La numero uno della Fed non si è vincolata a una data, ma il momento del ritocco potrebbe arrivare già a settembre. Se sarà così, potremmo vivere un autunno dominato dal super dollaro. Ricadute sull’Europa: bene per le esportazio­ni europee; qualche incognita sul versante delle materie prime pagate con la moneta statuniten­se. E non c’è solo il petrolio. Il segnale che arriva dalla Banca di Washington è di fiducia. Anche se i dati sul mercato del lavoro appaiono ancora contraddit­tori: la percentual­e dei disoccupat­i a giugno è scesa al 5,3%, ormai prossima all’obiettivo del 5%. Ma anche nella società Usa aumentano le persone che rinunciano a cercare un impiego: il tasso di partecipaz­ione è sceso al 62,6%, come nel 1977. Il trend dell’inflazione si muove largamente sotto il target del 2%, fissato dalla Fed. In teoria Yellen potrebbe aspettare ancora un altro anno, come ha consigliat­o il Fmi. Ma non lo farà. Con questa motivazion­e: «E’ meglio muoversi con leggero anticipo, per non essere costretti più avanti a scuotere l’economia con rialzi troppo bruschi».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy