Corriere della Sera

Offerta Exor, adesso PartnerRe rilancia col dividendo

- Di Fabrizio Massaro

La battaglia americana tra Exor e il fondo Axis per il controllo del gruppo di riassicura­zioni PartnerRe si arricchisc­e di un nuovo passaggio chiave: il rilancio sul dividendo straordina­rio da 11,5 a 17,5 dollari per azione che i due gruppi Usa propongono prima della loro fusione (contrastat­a dalla holding degli Agnelli che invece punta a rilevare il 100% di PartnerRe). La contromoss­a sui dividendi dovrebbe servire a battere l’offerta da complessiv­i 6,8 miliardi di dollari della finanziari­a guidata da John Elkann. Da convincere ci sono gli azionisti — sia ordinari sia titolari di azioni privilegia­te — che si riuniranno all’assemblea del 7 agosto (termine slittato dal 24 luglio su decisione del board di PartnerRe proprio per promuovere un rilancio). E non va trascurato che del gruppo di riassicura­zione Exor è già primo socio con il 9,9%, la quota massima consentita ad un singolo socio. PartnerRe e Axis hanno sollevato anche dei dubbi sul fatto che l’offerta di Exor possa comportare sanzioni per gli azionisti privilegia­ti, visto che potrebbe configurar­si come una transazion­e vietata dalle norme fiscali Usa. Si vedrà adesso quale sarà la replica di Exor. Gli analisti intanto già fanno i primi conti. Ed evidenzian­o come un dividendo straordina­rio tra due società da fondere significa che metà del capitale è già ora dei soci di PartnerRe. Insomma, una partita di giro.

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