Offerta Exor, adesso PartnerRe rilancia col dividendo
La battaglia americana tra Exor e il fondo Axis per il controllo del gruppo di riassicurazioni PartnerRe si arricchisce di un nuovo passaggio chiave: il rilancio sul dividendo straordinario da 11,5 a 17,5 dollari per azione che i due gruppi Usa propongono prima della loro fusione (contrastata dalla holding degli Agnelli che invece punta a rilevare il 100% di PartnerRe). La contromossa sui dividendi dovrebbe servire a battere l’offerta da complessivi 6,8 miliardi di dollari della finanziaria guidata da John Elkann. Da convincere ci sono gli azionisti — sia ordinari sia titolari di azioni privilegiate — che si riuniranno all’assemblea del 7 agosto (termine slittato dal 24 luglio su decisione del board di PartnerRe proprio per promuovere un rilancio). E non va trascurato che del gruppo di riassicurazione Exor è già primo socio con il 9,9%, la quota massima consentita ad un singolo socio. PartnerRe e Axis hanno sollevato anche dei dubbi sul fatto che l’offerta di Exor possa comportare sanzioni per gli azionisti privilegiati, visto che potrebbe configurarsi come una transazione vietata dalle norme fiscali Usa. Si vedrà adesso quale sarà la replica di Exor. Gli analisti intanto già fanno i primi conti. Ed evidenziano come un dividendo straordinario tra due società da fondere significa che metà del capitale è già ora dei soci di PartnerRe. Insomma, una partita di giro.