Addio a Goody antropologo di vasti orizzonti
Si è spento poco prima di compiere 96 anni (era nato il 27 luglio 1919) l’antropologo britannico Jack Goody, una delle figure più originali della sua disciplina. Prigioniero in Italia durante Seconda guerra mondiale, si era poi dedicato agli studi a Cambridge e alle ricerche sul campo in Africa. A partire dal libro del 1976 Produzione e riproduzione (Franco Angeli, 1979), aveva adottato un approccio comparativo, misurandosi con orizzonti di ampio respiro, dal punto di vista spaziale e da quello temporale, su temi come la scrittura, il cibo, la famiglia. Tra i suoi libri recenti: Rinascimenti (Donzelli, 2009), Cibo e amore (Raffaello Cortina, 2012), Eurasia (Il Mulino, 2012).