L’incontro con Pound
Caro Romano, leggendo la sua risposta sui rapporti tra Ezra Pound e Vanni Scheiwiller mi ha sorpreso quanto ha detto Pier Paolo Pasolini, tanto stupito per la campagna dell’editore in favore della liberazione del poeta, da chiedersi «cosa ci vedesse di tanto importante in quel fascista». Una preziosità della Cineteca della Rai è la registrazione della lunghissima intervista che diversi anni più tardi un Pound molto vecchio rilasciò proprio a Pasolini e dalla quale traspare l’evidente ammirazione del nostro scrittore per il poeta americano. Sembra quasi impossibile che Pasolini abbia pronunciato parole tanto dure e che sin da subito non si sia schierato in favore dell’appello di Scheiwiller per Pound.
Antonio Baratta
antobaratta@libero.it
I buoni scrittori non smettono mai di fare esperienze e scoperte che modificano la loro sensibilità e i loro gusti. Forse l’incontro di Pasolini con la poesia di Pound avvenne dopo la campagna di Schewiller per la sua liberazione.