Faraone: ma il mio giudizio è sospeso, situazione insostenibile
«Crocetta parla di dossieraggio? È stato metodo di governo in Sicilia Si finisce per diventarne vittima»
Davide Faraone, sottosegretario all’Istruzione, renziano di fiducia, siciliano. Giovedì è stato fra i più rapidi a chiedere le «inevitabili dimissioni» del presidente della Regione Crocetta.
Dopo la smentita della Procura e le conferme dell’Espresso ha cambiato opinione?
«Sospendo il giudizio: su questa vicenda va fatta chiarezza e ogni decisione va condivisa all’interno del Pd. La mia opinione resta intatta rispetto all’uso vergognoso di dossier: elemento ormai classico di battaglia politica, soprattutto in Sicilia».
Il segretario regionale del Pd, Raciti, parla di «intercettazioni di dubbia provenienza».
«Sono preoccupato, la situazione nell’isola è insostenibile: dossier, trame, affari sono strumento di lotta politica. Non ci si occupa dei problemi dei cittadini».
Lucia Borsellino si è dimessa giorni fa da assessore, dopo l’arresto di Tutino, amico e medico di Crocetta: ha perso la fiducia in Crocetta?
«Lucia Borsellino nelle motivazioni delle dimissioni ha posto un problema politico molto serio: la natura della lotta alla mafia in Sicilia. Lotta sempre più spesso utilizzata come strumento di potere e carriera dai professionisti dell’antimafia 2.0, quelli di “al lupo al lupo” e delle carte in Procura. Personaggi che logorano il patrimonio di Mattarella e Pio La Torre».
Come interpreta la decisone dei figli di Paolo Borsellino di non partecipare al ricordo del padre domani?
«Segnale molto forte. Giorni come il 23 maggio — strage di Capaci — o il 19 luglio sono fondamentali nella costruzione delle coscienze civiche dei siciliani, e non solo. Ma non possono rimanere rituali vuoti, né occasioni per antimafiosi di facciata».
Il rapporto fra Crocetta e Tutino è inopportuno?
«Sono rispettoso dell’indagine della Procura, certo alcuni segnali sono inquietanti».
Crocetta parla di «dossieraggio» contro di lui.
«Il dossieraggio è stato “metodo di governo” in questi anni in Sicilia. Si finisce per diventarne vittima».
Qual è il giudizio del Pd e suo personale sull’amministrazione Crocetta?
«La situazione è critica su più fronti. Una riforma delle Province inapplicata, l’emergenza rifiuti, una Regione che l’anno prossimo dovrà coprire un buco di 1 miliardo e 800 milioni. E si usano i fondi europei per lo sviluppo per stipendi e spese correnti. La Sicilia ha bisogno di infrastrutture sane, innovazione, occupazione duratura. Su questo deve pronunciarsi il Pd».
Renzi non ha parlato dopo la smentita della Procura e Raciti dice di non averlo mai sentito in queste ore.
«Renzi non ha parlato nemmeno prima della smentita. Si è limitato a esprimere la sua solidarietà a Lucia Borsellino. Come è giusto che faccia un presidente del Consiglio».
Il governo affronterà il tema delle intercettazioni?
«L’uso delle intercettazioni va regolato in maniera più chiara. Utilizzandole in maniera distorta si rischia di colpire le persone, non facendo distinguere tra cosa è legale e cosa non lo è».
Di Battista ( 5 stelle) ha detto giovedì: il Pd scarica Crocetta per fare spazio a Faraone.
«Faccio con passione il sottosegretario all’Istruzione. Non sono candidato ad altri incarichi».
La lotta alla mafia spesso è usata come strumento di potere dai professionisti dell’antimafia 2.0