Sciabola azzurra, i cavalieri dell’oro Una rivincita lunga vent’anni
Montano e compagni battono la Russia: «Questa è una favola che chiude un ciclo»
Oltre il pronostico, oltre la paura di scarabocchiare, con l’ultima pennellata, un capolavoro. Soprattutto, oltre il limite del possibile e dell’impossibile «perché battere a casa sua la Russia — parole e musica di Aldo Montano — è qualcosa di difficile da immaginare». 4536: tutti a casa. Un dominio inatteso ma meravigliosamente coinvolgente. L’Aldino nazionale, saliva azzerata e testa piena di pensieri, è in bilico tra commozione, ricordi di una carriera che forse qui, nell’Olimpiyskiy Arena, si congeda dai Mondiali, e un flash dell’assalto conclusivo contro Kovalev. Sei anni fa in Turchia, sul 44-38, si era fatto rimontare dal romeno Dumitrescu. Così quando il russo, partito da -9, era risalito a -6 (42-36), si è temuto che i mostri del passato potessero mordere ancora: «Ho visto i fantasmi, ma stavolta non potevo crollare».
La sciabola italiana torna sulla vetta del mondo vent’anni dopo il trionfo a L’Aja e scopre che la storia, a parità di avversario, può essere scritta in un modo opposto. Nella sala da teatro della capitale olandese i russi ci stavano prendendo in giro grazie al fuoriclasse Podzniakov e a quel Charikov scomparso qualche settimana fa. Furono in particolare Tonhi Terenzi e Gigi Tarantino, affiancati da Raffaello Caserta e dall’ex olimpionico Marco Marin, dal 2013 senatore della Repubblica, a ricucire 16 stoccate. Invece ieri i cavalieri della sciabola hanno liberato i cavalli — avanti, dritto per dritto —, anticipando la loro lineare Ci sono voluti 22 anni per cancellare la fantascientifica volata della cinese Yunxia Qu a Pechino. Un record, 3’50’’46, che aveva sollevato mille sospetti e che da ieri, non è più la miglior prestazione realizzata da una donna nei 1500 metri. Sulla pista di Monaco, l’etiope Genzebe Dibaba (foto) ha infatti cancellato Yunxia Qu e il suo discusso allenatore Ma Junren fermando il cronometro a 3’50’’07. Due lepri hanno condotto Dibaba sui ritmi giusti, poi ci ha pensato lei, perfetta nell’ultimo giro divorato a velocità folle, con le avversarie staccatissime. Per l’etiope, nata a Bekoji l’8 febbraio del 91 (aveva 2 anni all’epoca del primato di Yunxia) si tratta del quarto primato mondiale, ma del primo all’aperto. Deteneva infatti già i record indoor su 1500, 3000 e 5000). Un risultato a lungo inseguito che fa di Dibaba la grande favorita dei prossimi Mondiali di Pechino (22-30 agosto). A proposito di Pechino e in attesa di verificare le condizioni di Usain Bolt (sarà in pista a Londra, 24-26 luglio), la tappa della Diamond League di Monaco ha registrato l’ennesima vittoria (e l’ennesima prova di efficienza) dell’americano Justin Gatlin, primo nei 100 in 9’’78 davanti al connazionale Tyson Gay (9’’97). Fuori gioco per una falsa partenza, il 20enne Trayvon Bromell, che gareggerà a Pechino per gli Stati Uniti. Migliori prestazioni stagionali sugli 800 per il bosniaco Amel Tuca (1’42’’51) e per l’americano Joe Kovacs (22,56 nel getto del peso).