Ntv, i soci mettono 60 milioni di euro
Il treno Italo trova nuovo capitale per sostenere il piano di rilancio dell’amministratore delegato Flavio Cattaneo. Ieri i soci di Ntv riuniti in assemblea sotto la presidenza di Antonello Perricone hanno approvato l’aumento da complessivi 100 milioni di euro, diviso in due tranche. I primi 60 milioni arriveranno entro gli inizi di agosto, mentre sugli altri 40 c’è l’impegno degli azionisti a sottoscrivere se sarà necessario.
Tutti i soci italiani hanno votato a favore mentre la Sncf — il gruppo ferroviario francese che ha il 20% di Ntv — si è astenuta ma non ha ancora sciolto la riserva sulla sottoscrizione della quota di sua competenza. In ogni caso i soci italiani — Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle e Gianni Punzo insieme con il 35% circa, Intesa Sanpaolo con il 20%, Generali con il 15%, Isabella Seragnoli e Alberto Bombassei con il 5% a testa e Giuseppe Sciarrone con l’1,5% — hanno garantito l’integrale sottoscrizione. Si vedrà fra qualche giorno se decideranno di coprire pro-quota l’eventuale mancato apporto dei francesi o se qualcuno di essi incrementerà la propria partecipazione.
L’aumento di capitale è un tassello fondamentale del piano di ristrutturazione dell’azienda concorrente delle Ferrovie dello Stato, insieme con la rinegoziazione del debito con Intesa Sanpaolo, Mps, Bnl e Banco Popolare per complessivi 683 milioni di euro, che ora potrà partire. Secondo gli accordi è previsto il riscadenzamento del 70% al 2028 e del 30% al 2031. Questo passaggio — sottolinea l’azienda in una nota — permetterà di disporre della «necessaria stabilità finanziaria per proseguire nella realizzazione della nuova strategia di sviluppo». L’aumento servirà a finanziare l’acquisto di nuovi treni — inizialmente 7 per i quali si tratta con il fornitore storico Alstom ma anche con altri due gruppi svizzero e tedesco — e per lo sviluppo delle nuove rotte, con l’obiettivo di arrivare al break-even nel 2020, dal rosso di 55 milioni del 2014. Entro fine anno saranno operative le nuove rotte sulla Milano-Venezia e sulla Roma-Verona, lo sbarco nelle stazioni di Milano Centrale e Torino Porta Nuova e l’uso dei pullman Italo per collegare le stazioni con i centri vicini.