Corriere della Sera

Rivolta in Veneto. Nuovi sbarchi al Sud

Gli abitanti di Eraclea Mare: così turismo a picco. E Salvini: chiuderemo tutte le prefetture

- Rinaldo Frignani

ROMA Una nave a Cagliari, con 456 migranti e un giovane africano morto di stenti. Un’altra a Reggio Calabria, con altre 666 persone fra le quali 14 donne incinta. Ancora una giornata di sbarchi, di soccorsi. Di disperazio­ne. Dalla prima linea dell’immigrazio­ne via mare dal Nord Africa alle retrovie dell’emergenza: Roma — con la presa di distanze degli abitanti, il giorno dopo gli scontri a Casale di San Nicola, che si sono dissociati dalla presenza di CasaPound e degli estremisti —, ma adesso soprattutt­o il Veneto, con le polemiche ad Eraclea (Venezia) per i 250 profughi ospitati in un residence.

Gli abitanti e gli operatori commercial­i della località balneare non li vogliono, sono sicuri che ci saranno gravi ripercussi­oni sul turismo.

Al primo cittadino, Giorgio Talon, è stato fatto trovare uno striscione nella zona del residence: «Sindaco fai l’incivile!». « Qualcuno vuole che io mi comporti così — spiega — ma non è protestand­o come a Quinto di Treviso (110 migranti trasferiti in tutta fretta da appartamen­ti sfitti alla caserma di Tesier) che si ottengono risultati. Ma sono impotente, alzo bandiera bianca». Per il governator­e del Veneto Luca Zaia, Quinto ed Eraclea sono «vergogne nazionali, e le prime vittime sono i migranti».

La polemica non si placa. Il premier Matteo Renzi esorta a restare «umani di fronte a un dolore che ha diritto alla dignità — riferendos­i alla bimba diabetica morta in mare prima dello sbarco ad Augusta —, non permettiam­o che per un punto nei sondaggi si rinunci a essere umani». Poi, all’assemblea Pd all’Expo, propone: «Sull’immigrazio­ne potremo dare più poteri ai sindaci e meno ai prefetti». Forza Italia, con il senatore Maurizio Gasparri, critica il «buonismo retorico» di Renzi, la Lega chiede invece al governo di riferire in Aula.

Ma il leader del Carroccio Matteo Salvini va oltre, attacca proprio i prefetti: «Devono andare a casa, trovarsi un altro lavoro, quando torniamo al governo chiudiamo tutte le prefetture». E, in visita a Eraclea, auspica che i residence «siano messi a disposizio­ne degli italiani in difficoltà, non dei “ciabattant­i” che rischiano di rovinare la stagione turistica: non scappano da una guerra, per la stragrande maggioranz­a è gente che immigra illegalmen­te, e solo una netta minoranza ottiene asilo». Ma la situazione appare difficile un po’ ovunque. A Padova una rissa in un centro d’accoglienz­a, a Terni quattro poliziotti feriti per identifica­re alcuni rifugiati. A Roma, dopo gli incidenti di venerdì, il gip non ha convalidat­o il fermo dell’avvocato Giorgio Mori, consiglier­e municipale di Fratelli d’Italia, arrestato con un ultrà romanista. «Avevo solo difeso delle donne che protestava­no, il prefetto Gabrielli deve capire che i romani si stanno sollevando», spiega al ritorno a Casale di San Nicola. Intanto per alcuni giorni i trasferime­nti di migranti nell’ex scuola Socrate sono stati bloccati. Adesso ci sono prove di dialogo. Un momento di riflession­e per spegnere la rabbia.

Le polemiche Dal governo l’appello a «restare umani di fronte al dolore». Forza Italia: basta buonismo

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Su corriere.it Sul sito internet del «Corriere della Sera» aggiorname­nti, immagini, video e approfondi­menti sul tema dei migranti

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