La carica delle imposte immobiliari
Quanto paganog proprietari e affittuarifittua
TASI
È l’imposta comunale sui servizi indivisibili che di fatto ha preso il posto dell’Imu per l’abitazione principale; dell’Imu ha la stessa base imponibile, le aliquote possono arrivare al massimo allo 0,33% per le abitazioni principali, mentre per gli altri immobili la somma Imu più Tasi 4,6 non può superare l’1,14% miliardi
REGISTRO E BOLLO
Si applicano alle vendite e alle locazioni; l’aliquota è proporzionale al valore fiscale dell’immobile (2% prima casa, 9% altri casi); se invece a vendere è un’impresa edile si applica l’Iva e il registro è in quota fissa 200 euro; sulle locazioni è pari al 2% del canone annuo, ma se si opta per la cedolare secca non si paga 3,55 miliardi
IPOTECARIA E CATASTALE
Si applicano sulle vendite e sulle successioni. Sulle vendite sono sempre in quota fissa (100 euro complessivi se si tratta di prima casa, 400 euro per gli altri immobili). Sulle successioni invece si pagano 400 euro complessivi se si eredita una prima casa, altrimenti costano il 3% del valore fiscale 1,42 miliardi
IMU
Rimane la regina delle imposte immobiliari. Colpisce tutti gli immobili ad eccezione della abitazioni principali non di lusso e degli immobili assimilati. L’aliquota può oscillare tra lo 0,46% e l’1,06% ma tutte le principali città sulle seconde case ormai chiedono l’aliquota 19,3 massima miliardi
IVA
Si applica alle vendite effettuate da società costruttrici. Tre le aliquote in vigore: 4% per la prima casa, 10% per le abitazioni non agevolabili come prima casa, 22% per tutti gli altri immobili. A differenza di quanto accade nelle vendite di abitazioni tra privati, il valore imponibile è il prezzo reale e non il valore 4,26 fiscale miliardi
IRPEF, IRES E CEDOLARE
L’imposta sui redditi si paga sui canoni di locazione non residenziale mentre per le abitazioni si paga se non si opta per la cedolare secca (aliquota 21% per i contratti a canone libero, 10% per i concordati) 9,31 miliardi