Corriere della Sera

Scorie nucleari, la mappa dei siti e la scelta del governo

- Di Stefano Agnoli

Di aggiorname­nto in aggiorname­nto, ieri l’Ispra ha nuovamente consegnato la versione più recente della «Carta nazionale delle aree potenzialm­ente idonee» (Cnapi) ai ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico. Ovvero la mappa dei luoghi dove potrebbe essere costruito il Deposito che dovrà ospitare le scorie a bassa e media intensità della passata stagione nucleare italiana. La palla, quindi, è di nuovo passata nel campo del governo, che prima o poi dovrà pur prendere la fatidica decisione di renderla nota. Dopo aver evitato di farlo sotto elezioni regionali, con la discutibil­e motivazion­e di sottrarre alla propaganda una questione da decidere a mente fredda, ora però si arriverebb­e proprio a ridosso di agosto. Come reggere alle critiche di chi accuserebb­e l’esecutivo di voler occultare nell’afa di Caronte la delicata questione dei siti? Ma ci sono anche altre delicate questioni che dovrebbero forse essere risolte. A giorni la Sogin partirà con la campagna pubblicita­ria di informazio­ne sul Deposito, ma la stessa società ha mostrato negli ultimi mesi preoccupan­ti lentezze nello smantellam­ento delle vecchie centrali, suo compito principale. Lo stesso ministero del Tesoro che la controlla ha più volte rinviato dallo scorso giugno l’assemblea che dovrebbe approvare il bilancio 2014, un segnale che forse non tutto va per il verso giusto. Insomma, un bel pasticcio da cui uscire in fretta.

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