La top model britannica protagonista di «Paper Towns»
C’è una massima hollywoodiana che recita: «In città c’è sempre una nuova ragazza che diventerà una star». La conferma arriva dal successo della britannica Cara Delevingne, che ha avuto il plauso della critica per Paper Towns, la copertina di Vogue, un articolo a tutta pagina sul New York Times e una spilletta che va a ruba sulle magliette di tutti i ragazzi.
Top notissima («fare la modella è come entrare in una famiglia disfunzionale»), più pagata di Kate Moss ai tempi d’oro, Cara Delevingne ha 22 anni, è nata a Londra, ha un seguito di 15 milioni di fan su Instagram e la risposta pronta a chi le chiede conto della sua bisessualità, in merito alla relazione con la cantautrice St.Vincent: «Io sono quella che sono». Non solo modella. Ora gira un film dopo l’altro: ha terminato Suicide Squad con Ben Affleck e Jared Leto, nonché London Fields da un libro di Martin Amis con Johnny Depp e l’atteso Pan con Rooney Mara, Amanda Seyfried e Hugh Jackman. Taylor Swift l’ha voluta nel suo video «Bad Blood» ed è in attesa che Luc Besson la diriga come esploratrice delle galassie in Valerian and the City of a Thousand Planet definito da Cara «una sorta di Avatar ». La critica applaude la sua interpretazione di Margo nel sensibile Paper Towns, tratto da un bestseller di John Green, che eccelle come autore nel ritratto dei giovani e che aveva concorso al successo di Shailene Woodley in Colpa delle stelle.
« Ho molto amato la mia Margo — dice Cara — perché è per molti aspetti una proiezione di me stessa e davvero ho fatto mie tutte le sue fughe, le sue ricerche. Quando sparisce dalla cittadina dell’America profonda e i suoi genitori interrogati dicono: “È andata altrove, come sua abitudine, per trovare ciò che insegue”, il ragazzo