Via un altro assessore. Ma Marino: avanti
Si dimette la responsabile del bilancio Silvia Scozzese per l’arrivo di Marco Causi come vicesindaco È l’ottavo addio: «Mi volevano far fare scelte inopportune sotto il profilo della regolarità contabile»
ROMA Un assessore al giorno, una dimissione dopo l’altra. Dopo il responsabile dei Trasporti Guido Improta, salta pure Silvia Scozzese, la signora dei conti del Campidoglio. Il sindaco di Roma Ignazio Marino, così, si ritrova sempre più solo, col rischio del collasso politico e amministrativo dietro di «marchio» governativo. Improta è vicino a Paolo Gentiloni. Lei, invece, a Graziano Delrio e Angelo Rughetti. Ed entrambi gli ex assessori, in un modo o nell’altro, sono considerati in orbita renziana, anche se intorno a Palazzo Chigi sottolineano che una cosa è Renzi, un’altra i renziani e che il premier non sta facendo la guerra a Marino sfilandogli dei pezzi. Intorno al premier ribadiscono: «Quello che Renzi doveva dire su Roma lo ha già detto...», con riferimento al «Marino e Crocetta governino o vadano a casa», secondo «avviso di sfratto» verso il sindaco.
Di certo, però, l’addio della Scozzese non facilita i rapporti con Palazzo Chigi anche per quanto riguarda il difficile salvataggio di Atac, l’azienda dei trasporti. Mentre, sul piano interno, entro il 31 luglio il Campidoglio deve varare, per legge, l’assestamento di Bilancio. Altrimenti, scatta il commissariamento. Ma si fa più complicato anche il rimpasto di giunta che lo stesso Marino, appoggiato dal commissario romano del Pd Matteo Orfini, vuole chiudere entro lunedì, prima che Renzi — il 28 — intervenga alla Festa dell’Unità di Roma. Appuntamento intorno al quale c’è anche un po’ di tensione. Su Facebook, sostenitori del sindaco e «avversari» del premier si stanno organizzando per andare a contestare Renzi. E, da Palazzo Chigi, è partita la richiesta agli organizzatori di transennare l’area dove parlerà il presidente del Consiglio.
Sul Campidoglio, quindi, il clima resta incandescente. E anche l’addio della Scozzese è polemico. L’ex assessora scrive una lunga lettera a Marino, nella quale parla di «azione amministrativa affievolita» e fa capire che anziché contenere la spesa, gli è stato chiesto di «fare scelte non opportune» o addirittura «rischiose dal punto di vista della regolarità contabile». Riferimento alla minaccia, ventilata da Marino, di «sforare il patto di Stabilità» pur di finanziare gli interventi per il Giubileo. Secondo la Scozzese non c’era più posto per lei: «L’assessorato al Bilancio è stato visto come un ostacolo», rimarca. La goccia finale, il ventilato arrivo Marco Causi (Marino e Orfini lo vogliono vicesindaco), ex assessore veltroniano al Bilancio quando si determinò il «buco» nei conti del Campidoglio e operazioni come quelle sui derivati. Le dimissioni avrebbero un’altra lettura: il governo, su Roma (e sul commissario Pd), ha «staccato la spina». Marino, coi suoi, chiosa: «Se il problema per Silvia è Causi non ci posso fare niente». E ostenta sicurezza: «Noi andiamo avanti». Il sindaco vede anche Nicola Fratoianni e prova a ricucire con Sel. E, in giunta, è pronto a sostituire un altro piddino (Paolo Masini) con un «big» per la Scuola. E i trasporti? Incassati una serie di no, Marino — sempre più in trincea — pensa di tenere la delega per sé.