Del Vecchio, acquisti in cassaforte investe 40 milioni su Luxottica
Il patron ha rilevato azioni da alcuni manager e comprato sul mercato
Leonardo Del Vecchio si appresta a segnare un altro record. L’occasione sarà la semestrale di Luxottica domani. In regia, Adil Mehboob- Khan e Massimo Vian, i due Ceo che da inizio anno guidano la multinazionale degli occhiali. La coppia di manager che ha preso il posto di Andrea Guerra con il quale il patron del gruppo un anno fa aveva avviato le pratiche di divorzio. Erano seguiti sei mesi di turbolenze, tra la scelta del nuovo management e del modello di governance. Il business non sembra, però, averne sofferto. Al mercato, il vertice confermerà i tassi di crescita raggiunti nel primo trimestre. Forse, potrebbe addirittura batterli. I ricavi dei primi sei mesi sono stimati in crescita del 20%, tra 2,15 a 2,19 miliardi, l’utile operativo di almeno il 25% e l’utile netto in slancio oltre il 30%. Ma il vero record il presidente Del Vecchio lo ha battuto in Borsa. Da gennaio l’azione della multinazionale con radici in Italia e business globale ha registrato un +45%, contro il +25% della media di tutti gli indici di Piazza Affari e in controtendenza rispetto al lusso made in Italy.
Tra i più attivi compratori di titoli Luxottica c’è lo stesso Del Vecchio, che da inizio maggio ha investito 39,29 milioni. L’esborso più consistente è del 23 giugno, giorno in cui il patron ha speso 17,43 milioni per comprare over the counter un pacchetto di 280mila titoli messo in vendita da Luigi Francavilla, vice presidente del gruppo, compagno di viaggio di una vita in azienda. L’operazione rientra nella prassi adottata dal fondatore di Luxottica nei confronti di tutti i manager del gruppo. Lo aveva fatto con Andrea Guerra in più tappe, con l’ex direttore generale Enrico Cavatorta e altri dirigenti quali Fabio D’Angelantonio, che poche settimane fa ha lasciato l’incarico di chief marketing officer e di presidente di Sunglass Hut.
Ma l’attività più intensa Del Vecchio l’ha svolta da inizio maggio, quando era chiaro che la Grecia non avrebbe potuto rispettare le scadenze di rimborso con Fmi e Ue. Si era aperta una fase di volatilità e il titolo Luxottica aveva imboccato le montagne russe. Da qui l’intervento per stabilizzare il ritmo: in dieci giorni ha comprato per 21,8 milioni a 58,9 euro ad azione. E alla fine ha sempre guadagnato, almeno sulla carta, perché oggi il prezzo unitario è cresciuto fino a poco sopra 65 euro.
Lunedì gli analisti approfondiranno il piano annunciato a marzo. E i ceo Kahn e Vian parleranno di sinergie tra marchi e catene, soprattutto in Nord America, non solo con focus sui risparmi ma soprattutto su maggiore efficienza ed eliminazione delle duplicazioni in un gruppo cresciuto, grazie al decennio di Guerra, sotto una raffica di acquisizioni.
Domani i conti I ricavi semestrali sono stimati in crescita del 20%. Atteso un balzo del 30% dell’utile