Corriere della Sera

«Si sa, danno da bere anche ai minorenni Io di quelli non mi fido»

- DAL NOSTRO INVIATO

Un market sulla spiaggia, i soliti problemi di tasse, di regole da rispettare, di conti da far quadrare. E quel figlio, Giovanni, che nelle notti d’estate ama andare al Cocoricò con gli amici. Il signor Renato Pellegrino, napoletano di 52 anni, da dieci a Rimini, è dalla parte del questore che ha imposto la chiusura e lo dice con forza. Contro suo figlio che non la vuole. «Perché si sa cosa succede lì: danno da bere ai minorenni. I ragazzetti che ci vanno pensano a una sola cosa, lo sballo. Non raccontiam­oci dell’altro».

Basterebbe vietare l’ingresso ai minori?

«Ma l’ambiente è così, fuori controllo. Penso che finché non ci saranno provvedime­nti seri per il contrasto alle sostanze deve rimanere chiuso. Ne gira troppa di quella roba».

La chiusura potrebbe non risolvere il problema della droga che gira un po’ ovunque, non crede?

«Sì, dicono così. Ma non cambia il mio pensiero su quella discoteca. Lì i ragazzi ci vanno perché possono prendere quello che vogliono». E nelle altre no? «Anche nelle altre, ma al Cocoricò in modo particolar­e. Quando mi dicono che quel sedicenne è morto per colpa sua io rispondo che il fatto è comunque avvenuto lì dentro, non in un altro posto. Non mi sembra casuale. Ma poi c’è tutto il discorso che lavorano secondo un codice tutto loro». Cioè? «Non capisco perché io con questo piccolo negozio devo rispettare mille regole e loro possono permetters­i di infrangerl­e, senza essere puniti. No, favorevoli­ssimo alla chiusura».

Si tratta di una struttura unica. Artisti di fama mondiale, un forte richiamo per i giovani da tutta Italia.

«Oh, ma è morto un ragazzo! Prima

Fuori controllo «Quell’ambiente è così, fuori controllo. Non è un caso se quel ragazzino ha perso la vita proprio lì dentro»

di tutto viene la vita, la salute. Devono cambiare il sistema e, soprattutt­o, devono poi applicarlo».

Il gestore ha detto che s’impegna in questo. Propone i tamponi antidroga.

«Voglio proprio vedere se succederà. Ma se sarà così, allora ne riparlerem­o». Non ci crede molto, vero? «Mica tanto».

Non ama lo sballo e più volte ha rifiutato l’offerta di ecstasy e di altre sostanze che le sono state proposte in discoteca

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