Mercato auto in crescita, sale la quota Fca
In Italia le vendite a luglio aumentano del 14,5%, il gruppo su del 19,3%
Aumentano le immatricolazioni di auto in Italia a luglio — più 14,5% (131.489) rispetto allo stesso mese del 2014 — e crescono più della media del mercato le vendite del gruppo Fiat Chrysler Automobiles: 19,33% in più di dodici mesi fa, con la quota di mercato salita dal 27,19 al 28,33 per cento. Per Fca il mese che si è appena chiuso è da ricordare anche negli Stati Uniti: è risultato, infatti, il miglior luglio dal 2005 con vendite in crescita del 6 per cento.
Analizzando i singoli marchi del gruppo spicca l’exploit di Jeep che a luglio ha incrementato le vendite del 247,2% rispetto all’anno scorso. Le immatricolazioni più che triplicate sono in gran parte merito della Renegade che, grazie a quasi 1.800 immatricolazioni nell’ultimo mese, ha raggiunto nel suo segmento una quota di mercato dell’11,6 per cento. Ovviamente i numeri più consistenti nelle vendite arrivano dai marchi storici: per Fiat il mese di luglio si è chiuso con un balzo del 15,3% con oltre 27.900 vetture immatricolate, mentre per Lancia e Alfa Romeo l’incremento è stato, rispettivamente, del 13,8 e del 4,7 per cento. Quanto ai singoli modelli, sei di Fca sono risultati nella top ten di luglio: Panda, la più venduta in assoluto, seguita da Punto, Ypsilon, 500X, 500L e 500. In particolare è continuata la crescita costante della 500X (prodotta a Melfi come Renegade), ormai saldamente la vettura più venduta del suo segmento in Italia, che ha registrato un boom anche negli Usa: più 197% rispetto a giugno, con 962 auto vendute con «consegne che continueranno a crescere in agosto», come ha sottolineato una nota del gruppo. Tornando in Italia, la Giulietta dell’Alfa si è confermata in luglio nelle posizioni di vertice del suo segmento, con oltre 1.700 registrazioni e una quota di mercato del 10,4 per cento. I risultati delle vendite record negli Usa (ma anche gli incrementi del 19,2% in Francia e del 15,2% in Spagna) e la scia dell’ottima trimestrale annunciata la scorsa settimana nell’attesa dei dati sulle immatricolazioni italiane (arrivate dopo la chiusura del listino) hanno spinto le azioni in Borsa a 14,84 euro, in crescita del 3,78 per cento.
Tornando al mercato in generale, Anfia (associazione nazionale di settore) ha sottolineato che «i volumi, non distanti da quelli di luglio 1983, ricordano che siamo nella prima fase di uscita dalla crisi».