Quel popolo del telecomando che soffre a staccarsi dalla tv generalista
Il popolo del telecomando sa contare fino a 9. Non di più. Il popolo del telecomando, entità per nulla misteriosa, tanto da essere censita giornalmente dall’Auditel, fatica a comporre due numeri sulla tastierina del remote control. Il popolo del telecomando soffre non poco a schiodarsi dall’universo generalista.
Difficile oggi immaginare il nostro rapporto con il televisore senza l’ausilio del telecomando. Non per ragioni fisiche (alzarsi, sedersi, alzarsi, sedersi…), quanto per ragioni più squisitamente linguistiche: senza saperlo, ogni spettatore si è servito del telecomando per affermare la propria individualità, per affossare i tempi che lui riteneva «morti»,
Vincitori e vinti
IL SEGRETO Ariadna Gaya Vince la soap spagnola: per Canale 5 2.986.000 spettatori, 16,7% di share UN PASSO DAL CIELO 2 Terence Hill Rai1: 2.249.000 spettatori, share del 12.6% per il primo episodio e 2.290.000 (15,3%) per il secondo per vincere il fastidio o la noia, per inaugurare uno stile di fruizione e, nello, stesso tempo, di narrazione.
Questo fino all’altro ieri. Oggi il telecomando è il recinto della tv generalista. Pochi giorni fa, a Milano, è stata siglata ufficialmente l’acquisizione di Mtv Italia da parte di Sky. O meglio della posizione numero 8 sul telecomando, perché il marchio Mtv resta di proprietà Viacom. E per ora pare che il canale non cambi nome. Sky aveva già Cielo sul digitale terrestre, ma per sintonizzarsi su Cielo bisogna comporre il numero 26.
Al tasto numero 9 del telecomando c’è il canale Deejay TV, che però, nel frattempo, è passato a Discovery e in poco tempo ha sensibilmente aumentato gli ascolti. Due potenze come Sky e Discovery si sono lanciate alla conquista del popolo del telecomando.
Eh sì, potenza del telecomando. O impotenza? I cultori della tv generalista sono metodici, tradizionalisti, pigri. Soprattutto pigri: quella straordinaria protesi, quella potenziale scatola delle meraviglie ci nega ogni ginnastica casalinga, ci ha reso tutti pantofolai sprofondati nella poltrona di casa.
Il dramma del digitale terrestre sta tutto qui. Superata una certa età, meglio schiacciare solo ciò che si vede sulla tastierina. Il resto è l’imprevisto.