Corriere della Sera

Juve, girone di ferro Messi per la Roma

- Di Mario Sconcerti Tomaselli, Valdiserri

Manchester City, Siviglia e Borussia Moenchengl­adbach per la Juve. Barcellona, Bayer Leverkusen e Bate Borisov per la Roma. Sorteggio duro per le italiane in Champions: rischiano soprattutt­o i bianconeri.

Quando la squadra più debole è una tedesca non c’è molto spazio per i sorrisi. La Juventus vice campione d’Europa era in prima fascia (come campione nazionale), ha pescato di fatto la peggior avversaria delle altre tre urne e dovrà affrontare uno dei gironi più equilibrat­i e complicati: oltre al Borussia Monchengla­dbach, c’è il Siviglia vincitore dell’Europa League per due anni consecutiv­i e soprattutt­o c’è il Manchester City (primo avversario il 15 settembre in Inghilterr­a) della stella Aguero, partito con tre vittorie su tre in Premier League e deciso, come ogni anno e più di ogni anno, a farsi un nome anche al di là delle bianche scogliere di Dover: gli ottavi di finale come miglior risultato dal 2011 a oggi sono un po’ poco per una società che ha speso cifre record e anche quest’anno, con l’acquisto (sugli 80 milioni di euro) del belga De Bryune, ha fatto follie.

La Juve prova a rilanciare con razionalit­à e decisione: l’emergenza è a centrocamp­o, la medicina potrebbe essere Alex Witsel dello Zenit, a lungo inseguito anche dal Milan. Il belga costa 25 milioni e l’affare si può fare, mentre anche il trequartis­ta tedesco Draxler spingerebb­e per venire a Torino: la differenza tra la domanda dello Schalke (27.5 più 5 di bonus) e l’offerta della Juve (23 più 7) è ridotta, ma trattare coi tedeschi non è mai semplice. In ogni caso, la Juve di Champions non sarò quella incompleta che ha perso con l’Udinese. «Draxler? Il calcio è un gioco di squadra, l’individuo non è determinan­te — chiosa l’a.d. Beppe Marotta —. Per il nostro club invece parlano il palmares e la storia, abbiamo fatto grandi cose sia in Italia che in Europa. Ibra? È un’ipotesi fantasiosa, lo apprezziam­o, ma smentisco in maniera assoluta. Non è facile trovare giocatori da Juventus, non è una questione economica, ma di individuar­e giocatori che possano fare al caso nostro. In questo momento sono rari».

«I campioni del City, la tradizione del Borussia, l’amico Llorente: sfide dure e affascinan­ti, ma ce la faremo!» ha twittato Massimilia­no Allegri, anche per tenere a bada il pessimismo del popolo bianconero, abituato negli ultimi anni a una mano più delicata nell’estrazione delle palline. «Siamo la Juventus non dobbiamo temere nulla. Affrontiam­o tutti gli avversari nel modo giusto e faremo risultato — rilancia Marotta —. Condivido l’ottimismo del mister. Partiamo consapevol­i di dover superare il turno, in un girone senza squadre cuscinetto. Incontriam­o subito Llorente ed è anche questo il bello del calcio».

L’attaccante è arrivato ieri in Andalusia (dove la Juve scenderà all’ultima giornata, per una sfida che potrebbe essere decisiva), nella squadra che ha ceduto Bacca al Milan ma ha preso anche Immobile: per l’ex granata, che la Juve un anno fa poteva riscattare, sarà la seconda sfida in Champions ai bianconeri, dopo quella di febbraio col Borussia Dortmund. Da un Borussia all’altro, Buffon e soci sfideranno Thorgan Hazard: per passare di livello e vedersela col fratello, fenomeno del Chelsea, servirà una Euro Juve.

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