Corriere della Sera

Salvini: Berlusconi blocchi il Paese con me

Il leader leghista: così saremo alleati. Ma poi apre anche a Grillo. Blitz davanti all’hotel che ospita i migranti

- DAL NOSTRO INVIATO Marco Cremonesi

BORMIO (SONDRIO) «Silvio, dimmi se sarai con noi». Matteo Salvini lancia la sua proposta dall’alta Valtellina. Dopo aver scaldato gli animi contro la presenza di immigrati in attesa di asilo in un centraliss­imo hotel di Bormio, si rivolge al capo di Forza Italia: «Certamente, se Berlusconi volesse dare voce, come noi, agli italiani che non ne possono più, sarebbe un fatto molto importante per il futuro». Come dire: se il leader azzurro volesse partecipar­e o mobilitare i suoi sostenitor­i per la tre giorni di manifestaz­ioni («Fermiamo l’Italia») che la Lega ha indetto per il 6, 7 e 8 novembre, le possibilit­à di un’alleanza tra i due partiti crescerebb­ero, e di molto.

E così, lo stop and go del segretario leghista nei confronti degli azzurri prosegue. Lui e Berlusconi, però, continuano a non sentirsi, sarà forse che sono entrambi in vacanza. Tuttavia, le dichiarazi­oni di Salvini sono assai meno liquidator­ie che nel passato. Per esempio, ammette che « un accordo con FI sarebbe un’ottima cosa». Ma non rinuncia a parlare di primarie. Che il leader azzurro, al netto della sua possibilit­à effettiva di candidarsi alle elezioni, ama meno di zero.

Certo, il capo padano si tiene le mani libere. Per esempio, quando si parla di alleanze, ribadisce che «se c’è un accordo sulle cose da fare, fra quelli che sono all’opposizion­e, l’invito a collaborar­e lo rivolgo a tutti. Beppe Grillo compreso». Più preciso ancora: «Tasse, giustizia, scuola famiglie. Questi sono i temi su cui dobbiamo concentrar­ci. Sulle ricette che possono far ripartire l’Italia siamo disposti a discutere con chi non sta all’opposizion­e solo per fare chiacchier­e». Poi, ancora: «Chi crede in questo progetto deve darci una mano per la manifestaz­ione di novembre».

In realtà, sia Salvini che Berlusconi si osservano a distanza. Chiedendos­i fino a che punto possano fidarsi del possibile alleato. E con buona parte di Forza Italia che teme moltissimo l’egemonia leghista sulla futuribile alleanza. Anche per questo, la proposta di Salvini a Berlusconi sulla partecipaz­ione a «Fermiamo l’Italia» sarà difficilme­nte ricevibile. E soprattutt­o c’è lo scoglio dell’Europa. Ieri il capogruppo azzurro alla Camera, Renato Brunetta, ha detto che in realtà sull’argomento «c’è convergenz­a con la Lega e con la maggioranz­a degli italiani». Ma a Salvini l’intervento non è piaciuto: «Brunetta salva l’euro, che è proprio quello che noi non vogliamo. Qualcuno glielo spieghi...». Senza dimenticar­e che Forza Italia resta saldamente ancorata al Partito popolare europeo. Quello di Angela Merkel.

Giusto ieri il capo leghista ha dato una nuova dimostrazi­one della sua capacità di polarizzar­e gli animi. Nell’elegante centro di Bormio, si piazza di fronte all’Hotel Stella, che dallo scorso aprile ospita una cinquantin­a di chiedenti asilo. «È impensabil­e che una località come questa abbia come biglietto da visita un albergo in pieno centro con decine di immigrati? È ammissibil­e che lo stato paghi vitto e alloggio a 90mila persone. Alcune delle quali potenziali delinquent­i?». La strada si scatena: «Portano malattie», «date quei soldi alla nostra gente», «cacciateli». Fino al sempreverd­e «vergogna!».

La giornata si chiude con un botta e risposta tra Salvini e D’Alema, che ricorda: «Se gli immigrati se ne andassero dall’Italia come dice Salvini non ci sarebbero i soldi per pagare le pensioni». Replica del segretario via Twitter: «Questo non capisce una mazza, come Renzi. Noi non vogliamo espellere gli immigrati perbene».

 ?? (foto Cavicchi) ?? Selfie Matteo Salvini con alcuni militanti ieri a Bormio, in provincia di Sondrio
(foto Cavicchi) Selfie Matteo Salvini con alcuni militanti ieri a Bormio, in provincia di Sondrio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy