Corriere della Sera

Lo spietato Usain ha costruito il trionfo tra i 100 e i 150 metri

- Di Giorgio Rondelli

Bolt-Gatlin 2-0. Dopo la sofferta vittoria per un solo centesimo sui 100 metri, tutti pronostica­vano la vittoria del fuoriclass­e giamaicano sui 200 metri, compresi i bookmaker che pagavano il suo successo a 1,40 contro i 2,70 del rivale americano. Tutti hanno avuto ragione perché ancora una volta Bolt ha sfoderato il suo straordina­rio «killer instinct» non sbagliando una sola mossa. Svantaggia­to dalla sesta corsia, rispetto alla quarta di Gatlin, Usain ha realizzato che doveva assolutame­nte impedire al rivale di entrare in vantaggio sulla retta finale. Disegno tattico perfettame­nte realizzato grazie a un avvio più rapido con un tempo di reazione allo sparo di 0,147 contro lo 0,161 del suo rivale, poi con la frazione dei 100 metri in curva spinta al massimo transitand­o all’ingresso in rettilineo addirittur­a leggerment­e davanti a Gatlin. Nella successiva frazione dai 100 ai 150 metri lo statuniten­se ha provato a spingere al massimo per cercare di sopravanza­rlo, ma Usain non gli ha lasciato guadagnare un solo centimetro. A quel punto è stato Gatlin a calare di intensità e di ritmica sino a spegnersi progressiv­amente arrivando sul traguardo in 19’’74, due metri circa dopo Bolt che con 19’’55 è riuscito anche a sottrargli la miglior prestazion­e mondiale stagionale sulla distanza. Un Bolt davvero sempre maestro nel ritrovare la forma anche all’ultimo momento prima dei grandi appuntamen­ti. Il 19’’55 con cui ha vinto ieri a Pechino per la quarta volta il titolo mondiale sui 200 metri è un tempo che non realizzava dalla finale dei Giochi olimpici di Londra 2012, anche se fra le quattro finali iridate e le due dei Giochi olimpici di Pechino 2008 e di Londra 2012 quello di ieri è il suo quinto tempo, migliore solo del 19’’76 dei Mondiali di Mosca 2013. Chi pensava che alla sesta gara in sei giorni Usain avrebbe sofferto più di Gatlin è stato smentito dai fatti. Casomai è successo il contrario. Intanto Bolt mette in bacheca altri due ori mondiali e si candida per festeggiar­e a Rio de Janeiro oltre ai 30 anni anche il suo nono anno consecutiv­o di dominio assoluto nello sprint. Nello sport mondiale quasi un’era geologica. ori olimpici conquistat­i da Bolt: 100, 200, staffetta 4x100 a Pechino 2008; 100, 200 e staffetta 4x100 a Londra 2012 i record del mondo di Bolt: 9’’58 nei 100, 19’’19 nei 200 (stabiliti a Berlino 2009) e 36’’84 nella staffetta 4x100 (Londra 2012)

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