Corriere della Sera

«Italiani, pagate troppe tasse». Il grafico di Bibi

Il premier all’Expo prende un foglio e traccia la curva di Laffer: ecco dove sbagliate

- Elisabetta Soglio

Prima ha sgranato gli occhi: «What?!». Poi ha chiesto una penna e, disegnando un grafico sul retro del foglio con il menù della cena, Benjamin Netanyahu ha improvvisa­to la lezione di fiscalità. Suo interlocut­ore, nella saletta riservata del ristorante di Palazzo Italia, il commissari­o unico di Expo Giuseppe Sala. Proviamo a ricostruir­e la scena. Siamo, giovedì sera, al termine della visita (blindatiss­ima) di Netanyahu all’Expo: padiglione di Israele, poi Cina, Stati Uniti e infine lo spazio italiano. Tutto bellissimo, «un grande successo», ripete lui davanti ai microfoni e in separate sedi. Al tavolo del ristorante gestito da Peck siedono anche la moglie del premier israeliano, Sara, e il commissari­o del Padiglione Italia Diana Bracco. Si parla ancora di Expo, «un’organizzaz­ione davvero incredibil­e per un evento con così tante complessit­à», si compliment­a. Poi la politica interna: «Ho sentito che il vostro primo ministro Matteo Renzi sta avviando una manovra per abbattere le tasse», è lo spunto. Ed ecco la domanda a Sala: «Ma lei quanto paga di tasse?». «Mah, circa il 50 per cento. Stupore di Netanyahu: «Come?!». Il premier scuote la testa e chiede a Sala una penna. La discussion­e si anima e interviene anche Diana Bracco, che è imprenditr­ice ed è stata ai vertici dell’associazio­ne degli industrial­i: «Per le aziende è peggio, la tassazione in Italia è altissima». Arriva il cameriere con la penna e Netanyahu illustra il principio della curva di Laffer: su un asse c’è il «tax rate», l’aliquota fiscale e sull’altro le «tax revenues», le entrate fiscali. Se tu tieni al massimo di 100 o al minimo di 0 (zero, ndr) le tasse, quello che incassi è sempre zero. Se tracci però la curva che incrocia i due dati, trovi un punto di equilibrio e verifichi che risali questa curva solo diminuendo le tasse. «Noi abbiamo fatto così — garantisce il premier israeliano — e ha funzionato. Siamo riusciti a tagliare l’aliquota fiscale dal 36 al 25 per cento e gli introiti fiscali sono cresciuti». Netanyahu, che fino al 2005 è stato ministro delle Finanze, garantisce che la teoria funzioni. Sala e Bracco ascoltano e memorizzan­o la curva di Lasser. La cena, dopo il risotto alla milanese, prosegue con il «branzino all’amo arrostito in foglie di lattuga, bottarga e vellutata di zucchine in fiore». Sala piega il foglio dove, dietro agli elaborati nomi dei piatti serviti, c’è la ricetta per pagare meno tasse garantendo più entrate allo Stato: « Posso conservarl­o? chiede a Netanyahu. «Certo, non è un segreto».

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Appunti Il grafico disegnato da Netanyahu sul retro del menù a Expo

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