«Nessuna tutela, questo intervento è il minimo sindacale»
«È il minimo sindacale». In che senso, vicesindaco Marco Causi? Il sindaco Ignazio Marino finisce sotto tutela e gli viene affiancato il prefetto Franco Gabrielli: non pare una vittoria del Comune.
« È un’interpretazione distorta. Non si tratta di una tutela. Sono uno strenuo difensore dell’autonomia comunale. Ma l’indagine Mondo di Mezzo ha avuto un forte impatto e ha coinvolto direttamente alcuni uffici comunali. L’intervento è il minimo sindacale di quello che si potesse aspettare. C’erano alternative drastiche, come lo scioglimento per mafia».
Resta il fatto che la vostra autonomia è limitata.
«Il ministro Alfano ha descritto otto aree in cui procedere a una valutazione e al monitoraggio dei cambiamenti. Su queste aree il sindaco è già intervenuto e stiamo lavorando da mesi. La logica non è quella della supervisione dall’alto ma di una leale collaborazione».
Se siete già intervenuti, perché si è reso necessario l’intervento del governo?
«Abbiamo fatto molto, come stoppare le pratiche deteriori della proroga degli affidamenti diretti e dei lavori di somma urgenza. Ma siamo felici ci sia cooperazione tra le istituzioni».
Qualche giurista sostiene che si tratta di un intervento illegittimo.
«Se anche fosse così, se anche qualcuno sostenesse un vizio di legittimità, io mi opporrei con tutte le forze: sarebbe una follia che Roma si sentisse lesa nelle sue prerogative e facesse ricorso».
Il governo è intervenuto anche sul Giubileo.
«Intervento che è l’esatta fotocopia del modello Expo 2015. Roma viene trattata come Milano, né meglio né peggio. Solo, con molti meno soldi». C’è un motivo politico? «No, questo Giubileo non è stato programmato con anni di anticipo e quindi non sarà il Giubileo delle grandi Opere. Sarà il Giubileo delle passeggiate in città. Le pedonalizzazioni consentiranno di scoprire nuovi angoli della città». Buche permettendo. «Lavoriamo per risalire la china sui servizi urbani. Il Comune ha fatto appello al mondo imprenditoriale perché ci sia collaborazione: bisogna che lavorino di più gli operai e meno gli avvocati».
Roma arriverà a fine legislatura? Renzi non è entusiasta di Marino.
«Sto ai fatti, le relazioni politiche non sono personali. Le decisioni di giovedì sono un messaggio di forte rilancio, in una prospettiva di legislatura. Chiudiamo questa telenovela e andiamo avanti».
Il sindaco è ancora in ferie. C’è polemica sulle sue assenze nei momenti chiave.
«Sono in imbarazzo, perché ho esercitato in questo periodo le funzioni da sindaco e mi pare di averlo fatto nel migliore dei modi. E sono in imbarazzo anche perché in conflitto di interessi: sono la persona più interessata al suo ritorno, visto che il giorno dopo partirò per prendermi finalmente qualche giorno di vacanza».
La logica non è quella della supervisione ma della collaborazione C’erano alternative drastiche, come lo scioglimento per mafia