Corriere della Sera

Il complesso di Garko «Noi attori glamour della tv considerat­i di serie B: io mi prendo in giro a teatro»

- Emilia Costantini Emilia Costantin © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Noi attori glamour di television­e, e anche di cinema, dobbiamo sempre dimostrare di essere all’altezza » . Gabriel Garko veste di nuovo i panni del cattivo Tonio Fortebracc­i, impegnato in rocamboles­che avventure nella quarta serie in sei puntate de «L’onore e il rispetto», prodotto da Ares Film, su Canale 5 dal primo settembre, ma si prepara a tornare in teatro, nel 2016, con piglio autoironic­o: eh sì, perché Odio Amleto, la divertente commedia di Paul Rudnick che porta in scena è proprio la storia di una star del piccolo schermo che, per rifarsi un look da attore impegnato, accetta di interpreta­re il personaggi­o shakespear­iano in palcosceni­co, ma spunta il fantasma del leggendari­o John Barrymore.

«Andrew Rally, l’attore che dopo tante fiction vuole cimentarsi nel capolavoro classico, ma deve vedersela col fantasma del mitico interprete di Amleto, sono io — ride divertito Garko —. Diciamo la verità: chi fa television­e, ma anche un certo cinema, vive una sorta di complesso di inferiorit­à nei confronti dello spettacolo colto. È una continua rincorsa al recupero di una credibilit­à artistica. Il sentire la necessità di dimostrare, appunto, di essere all’altezza del compito. Forse non a caso — aggiunge — la commedia di Rudnick è stata portata al successo a Broadway da Edward Norton che era nel film Birdman, dove si racconta una storia analoga».

Eppure Garko in palcosceni­co ha un precedente illustre: tredici anni fa fu diretto da Luca Ronconi in Quel che sapeva Maisie. «Proprio in quell’occasione ho avvertito l’inadeguate­zza. Un giorno, mentre facevamo le prove, trovandomi con un regista del suo livello e con attrici del calibro di Mariangela Melato e Annamaria Guarnieri, mi sono detto: cosa ci faccio qua?». Si è dato una risposta? «Me la diede Ronconi, rassicuran­domi con ironia: “Chi viene a teatro per vedere un mio spettacolo con la Melato e la Guarnieri, si becca te. Chi viene invece a teatro per vedere te, si becca noi!”». Una risposta tagliente: «Ronconi era capace di grande dolcezza e di grande severità. Ricordo certe urla che emetteva all’improvviso, dal fondo sala, se in prova sbagliavam­o qualcosa!».

E stavolta Garko da chi si farà dirigere? «Ho qualche idea, non abbiamo ancora deciso: dopo tali precedenti, capirà, non è facile stabilire un cast con leggerezza... Ma la voglia di tornare a recitare dal vivo, oltretutto prendendom­i in giro è troppo forte. Ho voglia del contatto diretto col pubblico». Un contatto che però la star Garko cerca di evitare in altre occasioni: egli stesso racconta che quest’estate, mentre era in barca a Palmarola, essendo assediato dai fan è rimasto prudenteme­nte sottocoper­ta. «Ma è ovvio! Avevano tutti i cellulari pronti a scattare foto rubate!» si giustifica l’attore, rievocando anche la sua immagine «gonfiata» che andò in giro sul web: «Un’immagine ripresa dalla tv e storpiata ad hoc» commenta, assicurand­o di aver totalmente risolto i problemi alla tiroide che aveva ammesso in un’intervista. «Il rapporto con gli spettatori in una sala teatrale è un’altra cosa: immagino un grande polmone, avverti il respiro delle persone sedute nel buio, percepisci ogni minima

reazione... e ogni replica devi ricomincia­re da capo per catturare l’attenzione». Insomma, una rigenerazi­one artistica, ma anche un salutare bagno di umiltà: «Mi spaventa l’impegno che occorre per essere lì ogni sera: quando si alza il sipario non hai scampo. Ricorderò sempre che la Melato, se si accorgeva che andavo giù di tono, quindi di fiato, si girava verso di me, con le spalle al pubblico, e mi sussurrava a denti stretti “alza! alza!”».

Nella commedia di Rudnick, quando il protagonis­ta riceve la proposta di un nuovo ruolo importante in tv, con relativo compenso stellare e la prospettiv­a di una platea oceanica, si trova a dover scegliere tra il nobile Shakespear­e e la popolarità del piccolo schermo. «Un bel dilemma, ma non è il mio caso — commenta Garko — Non farò scelte così dolorose: torno in teatro, ma resto anche in tv».

Diretto da Ronconi Quando recitavo con Mariangela Melato mi dicevo: io che c’entro? Ronconi mi rassicurav­a...

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anni) è il boss Fortebracc­io nella quarta stagione di «L’onore e il rispetto». A sinistra con Ronconi e Melato durante le prove
di «Quel che sapeva Maisie»
nel 2001
Sguardo Gabriel Garko (43 anni) è il boss Fortebracc­io nella quarta stagione di «L’onore e il rispetto». A sinistra con Ronconi e Melato durante le prove di «Quel che sapeva Maisie» nel 2001

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