Corriere della Sera

Unioni civili, la strada della «formazione sociale» La definizion­e ha messo d’accordo le varie anime del Pd. Sprint in commission­e: esaminati 150 emendament­i Ma Ncd al Senato si astiene. Alfano: «Libertà di coscienza, rimaniamo contrari all’adozione dei f

- Melania Di Giacomo

Le unioni civili tra persone dello stesso sesso sono «una specifica formazione sociale». La legge che fa fibrillare la maggioranz­a supera il primo scoglio con una formulazio­ne che fuga i dubbi dell’ala cattolica del Pd, che vedeva il testo della senatrice Monica Cirinnà troppo simile a quello civile sul matrimonio. Alla ripresa dell’attività, in Commission­e Giustizia del Senato è stato approvato un emendament­o da anteporre all’articolo uno del disegno di legge che ancora il nuovo istituto alla Costituzio­ne, ma lo distingue più nettamente dall’unione tra uomo e donna. Una mediazione che incassa il sì del M5S, che alla vigilia aveva garantito appoggio al testo a patto di non stravolger­lo, ma non sfonda il muro delle resistenze dei centristi di Area Popolare, che si sono astenuti. E come specifica Maurizio Sacconi, che parla di «disperato espediente», l’astensione in Senato vale voto contrario.

«È un patto di civiltà al quale non rinunciamo», ha garantito il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, di buon mattino, ribadendo che il cammino dovrà avere un passo serrato per arrivare all’approvazio­ne della legge entro l’anno. I dem esprimono soddisfazi­one per il fatto che in due ore e mezzo ieri siano stati esaminati (tra votati e decaduti) 150 emendament­i su 1.500. Un ritmo — si fa notare — che consentire­bbe di ultimare il lavoro in Commission­e e andare in Aula nei tempi stabiliti: prima della sessione di bilancio (15 ottobre), a patto che prima arrivi l’ok al ddl costituzio­nale. A questo proposito, e con questo calendario, c’è chi — come il senatore Tito Di Maggio del gruppo Conservato­ri e Riformisti — reputa le unioni civili «merce di scambio» per le riforme. In ogni caso, procedere

La vicenda

Il ddl Cirinnà disciplina le unioni civili per conviventi e coppie dello stesso sesso, introducen­do il legame affettivo nel Codice civile

Le coppie gay non potranno adottare bambini ma potrebbero godere della «stepchild adoption», già prevista per le coppie etero: l’adozione da parte di uno dei componenti di una coppia del figlio del partner

Ieri in commission­e Giustizia al Senato il Pd, con i voti favorevoli di M5S, ha approvato la definizion­e di «specifica formazione sociale» per le unioni civili celermente in Commission­e è ritenuto essenziale per evitare — come pure era stato ipotizzato alla vigilia — di bypassare g l i e m e n d a m e n t i in Commission­e, andando direttamen­te in Aula senza relatore. Il chiariment­o, spiega Cirinnà è «un segno di disponibil­ità e dialogo che speriamo venga accolto da coloro che si ostinano in un atteggiame­nto ostruzioni­stico volto ad allungare i tempi». «Specifica formazione» è «un’espression­e che sta nel linguaggio della sentenza della Consulta», che ha reso una legge necessaria, è l’apprezzame­nto del senatore di Ap Nico D’Ascola, che evidenzia: «l’astensione è un dato dimostrati­vo di un atteggiame­nto diverso dalla contrariet­à». Ma se è vero che ora c’è «una formulazio­ne chiara», il problema non è risolto «perché il resto del testo, fin dalle modalità di celebrazio­ne e di scioglimen­to dell’unione, è una sovrapposi­zione col matrimonio. Sarà così impossibil­e impedire le adozioni». I punti più osteggiati dai centristi rimangono la reversibil­ità delle pensione e l’adozione del figlio del partner con il timore che si spiani la strada all’«utero in affitto». La legge 40, sulla fecondazio­ne assistita, vieta e sanziona la maternità surrogata, e Cirinnà ha più volte ribadito che il testo in esame in nessun modo la consente. Ma Ncd ribatte che il divieto è facilmente aggirabile, concependo il bambino in Paesi dove è prevista dalla legge.

In questi casi dovrebbero essere i giudici a esprimersi. E in ambito civile una sentenza della Cassazione dello scorso novembre ha chiuso le porte alla maternità surrogata condotta all’estero dichiarand­o, anzi, lo «stato di adottabili­tà» di un bimbo nato in Ucraina grazie ad un accordo con tra la madre biologica e genitori, marito e moglie, che non potevano avere figli. Ma D’Ascola cita sentenze di merito di segno opposto in ambito penale, per cui «bisognereb­be introdurre una disposizio­ne che estenda la legge 40 anche ai fatti commessi all’estero». E questo potrebbe essere il punto di caduta di una mediazione. «Abbiamo sentito discorsi da Gattopardo » , dice Carlo Giovanardi, che annuncia: «Quando martedì prossimo si riunirà la Commission­e illustrerò i miei emendament­i con tutto il tempo a mia disposizio­ne».

Cirinnà (Pd) Un segno di disponibil­ità che speriamo venga accolto da coloro che si ostinano in un atteggiame­nto ostruzioni­stico per allungare i tempi D’Ascola (Ap) L’astensione dimostra un atteggiame­nto diverso dalla contrariet­à. Il resto del testo però rimane una sovrapposi­zione con il matrimonio

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