La vicenda
Dopo la sconfitta alle elezioni Europee e una successiva fase di stallo, da inizio del 2015 i dati sulle intenzioni di voto nei confronti del M5S sono in costante aumento
Un rilevamento dell’Istituto Piepoli mette in evidenza un possibile sorpasso del Movimento sui dem: nel caso il Pd si alleasse con Ncd, i Cinque Stelle balzerebbero al 29% contro il 28%. Il dato più basso indica M5S al 27%
Un picco, il massimo storico. I numeri dei Cinque Stelle — stando ai sondaggi — continuano a crescere. Dopo l’analisi di Scenari Politici ripresa dal blog di Beppe Grillo qualche settimana fa (che dava la forbice tra Pd e M5S ridotta a soli tre punti, 29 contro 26), un nuovo rilevamento (stavolta di Piepoli per La Stampa) rischia di rovesciare gli equilibri della politica: nel caso di una alleanza Pd-Ncd, il Movimento sarebbe la prima forza politica in Italia, con il 29% dei consensi. Dati che hanno ovviamente portato entusiasmo tra i Cinque Stelle. «Il nostro trend è in crescita dalla prima edizione di Italia 5 Stelle — commenta Roberta Lombardi —. Dopo le Europee c’era stato un momento di scoramento, ma poi il rilancio è passato soprattutto dai territori».
Leitmotiv nell’analisi degli eletti pentastellati è «la coerenza, il metodo, il rispetto verso programmi ed elettori». Ma sull’impennata (virtuale) ci sono visioni diverse. Lombardi punta sulla fattività del Movimento: «Restituiamo gli stipendi, aiutiamo le aziende con il fondo per microcredito, anche in Sicilia ci siamo sostituiti a uno Stato assente con la realizzazione della trazzera». «Il fatto è che noi siamo una forza piena di contenuti — spiega Carla Ruocco — e li stiamo portando all’attenzione pubblica:
L’andamento dei pentastellati Comuni conquistati