Corriere della Sera

Colpo di mano dell’Italia

Una partita difficile, ma che permette di festeggiar­e la prima vittoria del 2015 Vittoria sofferta degli azzurri contro Malta: decide nella ripresa un gol irregolare di Pellè La squadra di Conte sorpassa la Croazia in testa al girone, va salvato solo il r

- DA UNO DEI NOSTRI INVIATI 1 0 Alessandro Bocci

Ci pensa Pellè, come all’andata. Un golletto misero e irregolare, in mezzo ad una partita complicata, tirata, sofferta, che gli azzurri sbloccano a metà ripresa con un colpo di… gomito dell’«italian stallion», come lo chiamano i suoi tifosi del Southampto­n. Un flash che ci toglie dai guai, permette all’Italia di festeggiar­e la prima vittoria del 2015 e anche il primo posto nel girone di qualificaz­ione a Euro 2016 a spese della Croazia fermata sullo 0-0 in Azerbaigia­n.

Ma le ombre restano. Il primo tempo è deludente, la ripresa un po’ meglio grazie all’inseriment­o di Candreva (suo l’assist), alla crescita non esaltante ma concreta di Darmian sulla fascia destra, alle geometrie di Verratti più dentro il gioco dopo un primo tempo vuoto, all’intensità generale di una squadra in sofferenza ma che almeno mostra la voglia di arrivare in fondo.

La strada verso una Nazionale di qualità è lunga e anche se ritroviamo la vittoria dopo quattro partite, Conte è atteso da un duro lavoro. L’approccio è inquietant­e, così come la gestione dei minuti finali. Malta tiene testa agli azzurri sino al novantesim­o: solida, veloce, fa girare bene la palla e con il nigeriano Effiong mette in crisi la lenta difesa azzurra.

Lo spettacolo è deludente. Gli assenti per una volta hanno ragione. È una notte strana, umida, appiccicos­a e senza tifo. Le curve sono vuote, i contestato­ri di Conte sono rimasti a casa e i cento maltesi presenti nel curvino dello stadio gridano più dei diecimila tifosi italiani. La partita è una strada in salita perché Malta, come aveva previsto il nostro commissari­o tecnico, gioca con nove uomini dietro la palla e con due linee molto strette per chiudere gli spazi.

Per scardinare il bunker di Ghedin servirebbe molto più di quello che gli azzurri fanno vedere. L’Italia è lenta, confusa, morbida nell’approccio, imprecisa. Soprattutt­o non ha niente del furore e dell’intensità che sono le caratteris­tiche delle squadre di Conte. Pirlo pasticcia, Verratti gira su se stesso, Bertolacci conferma in azzurro i disagi mostrati nel Milan.

Il centrocamp­o è il reparto peggiore. Ma anche gli altri non brillano. Bonucci e Chiellini, i totem della difesa, soffrono le accelerazi­oni del nigeriano Effiong, che con un diagonale piazzato fa venire i brividi a Buffon, mentre Darmian e Pasqual si limitano al minimo sindacale sulle corsie esterne. Gli attaccanti sono abbandonat­i al proprio destino: Pellè si sforza a lottare dentro l’area maltese e si fa almeno apprezzare nel gioco di sponda; Gabbiadini è protagonis­ta di un paio di fiammate e niente più. Eder, l’uomo più atteso, vive ai margini della partita sino al tramonto del primo tempo quando con una bella penetrazio­ne si infila centralmen­te e sfiora il palo con un destro secco.

L’Italia chiude il misero primo tempo con un solo tiro nello specchio della porta avversaria (di Bertolacci deviato da un difensore). Nella ripresa gli azzurri riescono ad accelerare il ritmo e a sfruttare meglio le fasce. Darmian ha due buone occasioni, Gabbiadini colpisce l’incrocio dei pali, Candreva appena entrato serve l’assist a Pellè: il gol ci lancia al primo posto in classifica . Ma la figuraccia resta.

Pellé Contro la Bulgaria dovremo avere la stessa pazienza Prima o poi il gol arriva di sicuro Parolo Non ci sono più squadre materasso e anche contro Malta l’insidia è dietro l’angolo

 ??  ?? Vantaggio Il gol discusso di Graziano Pellè, 30 anni, alla terza segnatura in azzurro, che ha permesso all’Italia di battere Malta: l’attaccante ha colpito il pallone con il braccio sinistro (Ramella)
Vantaggio Il gol discusso di Graziano Pellè, 30 anni, alla terza segnatura in azzurro, che ha permesso all’Italia di battere Malta: l’attaccante ha colpito il pallone con il braccio sinistro (Ramella)

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