Corriere della Sera

Mercedes e Ferrari diverse, dai motori al look

I tedeschi vogliono «ammazzare» il Mondiale con 7 gettoni, la Rossa ne impiegherà 3 e pianifica un altro step

- Arianna Ravelli

I più indaffarat­i per adesso sono stati i parrucchie­ri, ma anche su questa strada Mercedes e Ferrari si dividono. Lewis Hamilton lo fa strano e pensa bene di presentars­i (oltre che con un nuovo tatuaggio: un’aquila) con un inguardabi­le capello biondo ossigenato. Diciamo look aggressivo. In Ferrari invece fanno i bravi ragazzi, il team principal Maurizio Arrivabene si è tagliato la barba, Kimi Raikkonen sfoggia un capello quasi da marine. Look conservati­va. Ma Hamilton non ha tanti dubbi e assicura che «anche su questo fronte siamo migliorati».

La Ferrari risponde con maggiore prudenza: di gettoni ne impiegherà altri tre (i primi tre erano stati spesi in Canada), lasciandos­i quindi la possibilit­à di avere un ulteriore step evolutivo più avanti ( ne restano quattro). Basterà? La razionalit­à dice che in circostanz­e normali l’obiettivo è il podio, ma circondati dai tifosi, nel parco della villa di Monza (dove i piloti e il team principal Ferrari si sono prestati a un bagno di folla organizzat­o da Sky), con addirittur­a Jean Todt, il presidente Fia, in video, che ammette «ho nostalgia per gli anni in Ferrari», è difficile non farsi trascinare dall’entusiasmo. Sebastian Vettel si lascia contagiare con piacere: «Spero di salire sul podio e questa volta non ricevere fischi, ho avuto già fortuna qui ma non piaceva la livrea della mia macchina — ride ricordando la vittoria con la Red Bull —. Sette anni fa invece ho vinto con la Toro Rosso e penso che quello sia stato un miracolo. So che le aspettativ­e sono altissime ma posso solo promettere che darò tutto».

A proposito di aspettativ­e, Vettel le tocca presto con mano. Una signora del pubblico gli

VINCENTE

TESTA A TESTA IN QUALIFICAZ­IONE 1,40 1,25 1,70

TESTA A TESTA NEL GP 1,37 2,40 1,82

POLE POSITION

1,45 3

(Le quote Snai) 2,70 3,50 2,00 urla che ha lo stesso sorriso di Michael Schumacher (mica vero) e che deve vincere altrettant­o, Seb prova a scherzare con il totem: «Questo sì che non mette pressione! Da quando sono in Ferrari ho capito che Michael è ancora parte di questa squadra. Se riusciamo a fare una piccola parte di quello che ha fatto lui sarà tantissimo».

Ma il bersaglio grosso, il campionato, sarà l’imperativo categorico del prossimo anno (piuttosto per allora ci sarà la sfida di una Red Bull che dovrebbe essere motorizzat­a Mercedes e non più Renault, con la casa francese vicinissim­a dal ricomprars­i la Lotus). Questo, con un secondo posto come costruttor­i consolidat­o, è un tranquillo anno di transizion­e. Serve per costruire la squadra (il d.t. James Allison ha rinnovato per tre anni) dopo il terremoto che, proprio un anno fa, Sergio Marchionne aveva avviato «silurando» l’ex presidente Montezemol­o. «In inverno ci sono stati tanti cambiament­i nell’organigram­ma — il parere di Vettel — Arrivabene ha lavorato benissimo, i risultati non possono arrivare subito, ma è stato bravo a costruire una squadra». Per adesso può bastare. Colori e immagine A lato la Rossa con Sebastian Vettel davanti a una folla di tifosi; sopra dall’alto l’utima acconciatu­ra biondo platino di Hamilton e, sotto, con un precedente taglio a dir poco ardito (Colombo, Epa, Internet)

Vettel e Allison Vettel: «Il team è cambiato molto. Arrivabene? Ottimo lavoro». Allison rinnova

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