Corriere della Sera

Il Jobs act è legge: telecamere utilizzabi­li per i licenziame­nti

Approvati gli ultimi decreti del governo

- Andrea Ducci

Il governo ha approvato ieri in via definitiva i quattro decreti che completano la riforma del lavoro. Il Jobs act è legge. Tra le novità le misure su controlli e ispezioni. Una norma fissa la possibilit­à per le aziende di utilizzare a fini disciplina­ri, fino al licenziame­nto, sia gli strumenti di lavoro come pc, tablet e cellulari sia i sistemi di videosorve­glianza.

L’ultimo tassello del Jobs act è andato al suo posto. Il Consiglio dei ministri ieri ha approvato in via definitiva i quattro decreti di attuazione che completano la riforma del lavoro. Il governo archivia così l’iter del provvedime­nto che ridisegna le regole nel mercato dell’occupazion­e. Un pacchetto di misure che introduce i contratti a tempo indetermin­ato a tutele crescenti, oltre che un giro di vite sulla durata della cassa integrazio­ne, l’ampliament­o dei congedi parentali e delle indennità, e la nuova disciplina per i controlli a distanza.

In particolar­e, all’esame del Consiglio dei ministri sono andati i quattro decreti attuativi relativi alle semplifica­zioni dei rapporti di lavoro, al riordino della cassa integrazio­ne, ai nuovi servizi e politiche attive e alle ispezioni. Quest’ultimo introduce alcune novità sui controlli a distanza sui lavoratori, tanto da avere innescato l’ennesima tensione tra sindacati e governo. Anche perché Palazzo Chigi non ha tenuto conto del parere, non vincolante, della Commission­e Lavoro della Camera, che suggeriva una soluzione più morbida. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, rivendica che «per i controlli a distanza siamo intervenut­i sull’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori rispetto alla privacy, colmando un vuoto normativo». Resta che la norma fissa la possibilit­à per le aziende di utilizzare a fini disciplina­ri sia gli strumenti di lavoro come pc, tablet e cellulari sia i sistemi di videosorve­glianza.

La novità è disciplina­ta al dettaglio. Nel caso di assegnazio­ne di strumenti aziendali non è necessario alcun accordo sindacale, ma sui dispositiv­i l’azienda non può installare alcun applicativ­o o programma con funzioni di controllo. Per le riprese con le telecamere serve, invece, un accordo sindacale. In ogni caso resta l’obbligo di informare preventiva­mente i lavoratori e il rispetto delle norme sulla privacy. Superato lo scoglio delle ispezioni a distanza il governo ha approvato il riordino degli ammortizza­tori sociali che limita la durata della cassa integrazio­ne a 24 mesi in un quinquenni­o mobile. Al tempo stesso la Cig è estesa alle piccole imprese oltre i 5 dipendenti, allargando così di 1,4 milioni di lavoratori la platea dei potenziali beneficiar­i. Un’altra misura riguarda l’istituzion­e della Rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro. A coordinarl­a sarà un’agenzia nazionale (Anpal). Le dimissioni non potranno più essere firmate in bianco e dovranno essere compilate su un modello in via telematica. Il Consiglio dei ministri ha approvato, infine, cinque decreti per il riordino del sistema fiscale: gli sconti e le agevolazio­ni saranno rivisti e cancellati ogni cinque anni. Prevista anche una riduzione dell’aggio di Equitalia, che scende dal 4,6 all’1% per chi paga subito e dall’8 al 6% per chi lo fa dopo i 60 giorni.

Ultimato il Jobs act — un passo avanti secondo il ministro Poletti, un «attacco ai lavoratori» per il Movimento 5 stelle — il governo ha annunciato un pacchetto di misure contro il caporalato, che i ministri della Giustizia, Andrea Orlando, e dell’Agricoltur­a, Maurizio Martina, intendono varare entro ottobre. In tema di occupazion­e la giornata ha registrato la delusione di Telecom sul Jobs act. Il provvedime­nto non prevede come sperato dalla società la solidariet­à espansiva. Un’assenza che «potrebbe portare a riparametr­are nei tempi e nei modi il piano di assunzioni», ha detto il presidente di Telecom, Giuseppe Recchi. In ballo fino a 4 mila assunzioni di giovani.

Piccole imprese La cassa integrazio­ne estesa anche alle piccole imprese, oltre 1,4 milioni di lavoratori La durata La durata dell’assegno non supererà i 24 mesi. Così le regole sulla privacy

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