Corriere della Sera

LE INSIDIE SULLE TASSE

- di Nicola Saldutti

Nel cantiere permanente delle tasse serve una tregua. Come per il federalism­o fiscale, anche sull’annuncio del taglio delle imposte sulla casa l’atteggiame­nto dei contribuen­ti sembra orientato a cautela: se la Tasi scenderà, da quale altra parte il Fisco troverà le risorse? L’incertezza a volte pesa più delle imposte.

Di tante cose che il cantiere permanente del Fisco ha deciso di cambiare, quella della riscossion­e sembra andare nella direzione giusta. Norme apparentem­ente secondarie che possono migliorare la vita (e le tasche) dei cittadini-contribuen­ti. Come lo sconto dell’1% sull’aggio da pagare a Equitalia. A giudicare dalle scelte di ieri l’assetto dovrebbe essere quasi definitivo. D’obbligo il «quasi» dal momento che sulle tasse la tregua non pare esserci mai. Certo, la decisione di voler abolire il prelievo della Tasi ( tassa sui servizi indivisibi­li) e dell’Imu sulla prima casa è un segnale di distension­e verso i cittadini (almeno verso coloro i quali sono proprietar­i della loro abitazione principale) ma, a giudicare dai dibattiti suscitati da questa scelta del governo c’è qualcosa che manca. Proviamo a vedere: ormai i cittadini hanno verso lo Stato un atteggiame­nto multiplo, si fidano delle promesse ma fino a un certo punto. E sulle tasse la domanda è: se la Tasi scenderà da quale altra parte il Fisco troverà quelle risorse che non vuole perdere? Come dire: dove si nasconde l’insidia? È quello che è accaduto con il cosiddetto federalism­o fiscale: lo Stato centrale ha ridotto le imposte e comuni e Regioni sono stati in qualche modo costrette ad elevarle. Servirebbe una specie di clausola di salvaguard­ia (vera, però): l’impegno da parte dello Stato, nelle sue varie forme, che se alcune imposte scendono, altre, da qualche altra parte, non salgano. Altrimenti per i contribuen­ti il rischio è di una beffa contabile anche se distribuit­a tra varie fasce di reddito. Che lo Stato tagli le imposte senza far temere che un giorno si prenderà la rivalsa. Una tregua vera. Permanente. Come? Risparmian­do. P.S. Il piano di rivedere gli sgravi fiscali ogni cinque anni è sicurament­e un passo avanti. Via i bonus che non hanno più senso. Una sola raccomanda­zione: non lasciate il contribuen­te nell’incertezza. Talvolta pesa più delle imposte.

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