Corriere della Sera

L’Anm contro Cantone: «Offensivo e ingiusto dire che pensiamo alle ferie»

Sabelli al capo dell’Anticorruz­ione: critiche superficia­li

- Giovanni Bianconi

Dall’altra parte dell’Oceano, il presidente dell’Associazio­ne nazionale magistrati Rodolfo Sabelli legge con qualche ora di ritardo le consideraz­ioni del collega Raffaele Cantone, chiamato da Renzi al vertice dell’Autorità anticorruz­ione, pubblicate ieri su Il Foglio. Riassunte così nel titolo: «Cantone choc sulla magistratu­ra. Le correnti? Un cancro. Csm? Centro di potere vuoto. L’Anm? Non mi sento rappresent­ato». Nell’articolo, la critica al «sindacato dei giudici» è spiegata con un «faccio fatica a pensare di essere difeso da un soggetto che si batte per tenere il numero di ferie a 45 giorni».

Lì per lì il presidente dell’Anm ritiene di non replicare, anche perché si tratta di frasi pronunciat­e alla presentazi­one di un libro molto critico verso la magistratu­ra associata e altri presunti vizi delle toghe (scritto da un ex procurator­e in pensione e dal direttore del Foglio, autore dell’articolo sul giornale), certamente «estrapolat­e dal contesto complessiv­o». Poi però ci ripensa e decide di reagire. O meglio, puntualizz­are. «Perché viviamo una fase — dice — in cui siamo passati dagli insulti a una più sottile ma sistematic­a delegittim­azione, della magistratu­ra e dell’associazio­ne che la rappresent­a. Questo può dispiacerm­i ma non mi sorprende, perché conferma quanto possa essere scomodo il ruolo anche critico che l’Anm ha il diritto e il dovere di svolgere, difendendo le prerogativ­e costituzio­nali, ragionando su ciò che accade e offrendo le proprie valutazion­i».

Così, in attesa di salire sull’aereo per l’Italia, Sabelli risponde ad alcune «dichiarazi­oni attribuite a Cantone». La prima, sull’Anm: «Sono francament­e stupito da una descrizion­e tanto riduttiva quanto offensiva della nostra attività. Ridurci a un gruppo che si lamenta per il taglio delle ferie è oltraggios­o, perché noi abbiamo contestato non il merito ma il metodo di un provvedime­nto contrabban­dato come soluzione al problema della giustizia lenta. Cantone sa bene che cosa fa l’Anm, e non solo in quanto iscritto. Perché non ha parlato del protocollo che abbiamo firmato con lui, la Procura nazionale antimafia e il ministero dell’Istruzione per la diffusione della cultura della legalità nelle scuole? Lui conosce le iniziative in difesa dell’indipenden­za del nostro ruolo, gli interventi tecnici sui temi di nostra competenza nelle sedi istituzion­ali, e in tante occasioni è stato in sintonia con noi; mi colpisce che la sua critica si fondi su un presuppost­o tanto banale quanto falso, per come viene propaganda­to».

Il secondo affondo dell’ex pm passato all’Anticorruz­ione riguarda le correnti, e pure su questo Sabelli ha qualcosa da ridire: «È un altro giudizio troppo superficia­le, non si può ridurre tutto alla degenerazi­one delle correnti, problema che esiste e che anche noi abbiamo denunciato da tempo. Ma non sono le correnti né tantomeno il Csm ad aver inventato i centri di potere, evidenti e occulti; siamo ben consapevol­i che non tutto funziona come dovrebbe, però dipingere tutto come un sistema marcio è ingiusto, oltre che sbagliato. Soprattutt­o da parte di chi ricopre ruoli istituzion­ali». Quanto all’azione penale obbligator­ia, principio «bellissimo ma inattuabil­e» secondo Cantone, Sabelli ribatte: «Le difficoltà ad attuarlo derivano da problemi organizzat­ivi e di regole processual­i; perché non si pensa a intervenir­e efficaceme­nte su quelli prima di mettere in discussion­e il principio?».

A sentire Sabelli, sembra che l’ex pm si sia prestato a contribuir­e, consapevol­mente o meno, a una campagna contro la magistratu­ra associata condotta da altri. Quasi accettando di essere strumental­izzato. È l’opinione del presidente dell’Anm? «No, non penso questo. Però certe visioni distorte rischiano di contribuir­e a quella delegittim­azione continua e strisciant­e nei nostri confronti che invece oggi si percepisce chiarament­e. E non è un bel segnale».

Anche il Movimento per la giustizia, la corrente a cui è iscritto Cantone, esprime stupore: «Gli improvvisi e violenti attacchi, se confermati, sarebbero un ulteriore vulnus alle istituzion­i»

Il segnale Certe visioni distorte rischiano di contribuir­e alla nostra delegittim­azione. Non è un bel segnale

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Chi è Rodolfo Sabelli, 52 anni, è sostituto procurator­e presso il Tribunale di Roma e nel marzo del 2012 è stato eletto presidente dell’Associazio­ne nazionale magistrati

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