La super modella in coma per il surf estremo a 80 all’ora
Yfke Sturm, dalle passerelle all’ultima evoluzione della tavola
Yfke Sturm è ancora in coma farmacologico nel reparto di Rianimazione del Secondo policlinico. La top model olandese, vittima giovedì di un incidente mentre con amici faceva jet surf al largo dell’isola d’Ischia, resta in prognosi riservata, e soltanto le prossime ore potrebbero cominciare a dare una risposta su quanto gravi siano i danni riportati l’altro giorno.
Oggi i medici contano di scalare i farmaci che la tengono addormentata: la scelta di risvegliarla, fa sapere il primario Giuseppe Servillo, è dettata dall’esigenza di valutare le reazioni della donna e comprendere anche se l’incidente possa aver provocato danni permanenti.
L’ipotesi di una paralisi al momento non si può escludere, a causa della frattura cervicale riportata dalla Sturm. Secondo quanto ricostruito in base alle testimonianze raccolte dalla Guardia costiera, la modella stava praticando jet surf — un recente sport estremo in cui si utilizza una tavola da surf dotata di un motore capace di raggiungere anche quasi ottanta chilometri orari — al largo della spiaggia dei Maronti, dove era ancorato il motoscafo sul quale stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in Italia. Finire in acqua durante questa attività non è raro, ma a Yfke Sturm, che non indossava il casco, la caduta è stata fatale perché è stata colpita alla testa dalla tavola, non è ancora chiarito se la sua o quella di qualcuno che era con lei e che non avrebbe fatto in tempo a evitarla.
Al Pronto soccorso di Ischia si sono resi conto immediatamente delle condizioni della donna e hanno chiesto l’intervento di un’eliambulanza per il trasferimento a Napoli. Durante il volo si è poi stabilito di atterrare al Policlinico anziché al Cardarelli che non aveva disponibilità di posti.
«Al momento del ricovero — spiega il primario — abbiamo riscontrato un trauma cranico con focolai lacerocontusi cerebrali, una frattura dell’arco vertebrale e un profondo taglio all’altezza della tempia sinistra». Ieri è stata anche valutata l’ipotesi di intervenire chirurgicamente per la riduzione dell’edema cerebrale, ma poi i medici hanno ritenuto che non ce ne fosse la necessità, giudicando più adeguato continuare solo con la terapia farmacologica. «L’ultima tac cui abbiamo sottoposto la paziente — spiega ancora il responsabile della Rianimazione — ha evidenziato un lieve miglioramento, quindi potremmo anche concederci un cauto ottimismo e augurarci un risveglio positivo». In quel caso sarebbe quindi scongiurato il primo e più grande timore, e cioè che la modella rischi la vita. Poi bisognerà valutare le condizioni neurologiche. Il tipo di frattura subito da Yfke può provocare anche la paralisi, ma non è detta che debba provocarla in assoluto. Quindi i medici non si sbilanciano ma preferiscono procedere per gradi: il primo obiettivo è la ripresa dal coma, poi si passerà a valutare le altre questioni.
Trentaquattro anni non ancora compiuti, la Sturm ha sfilato per tutti i più grandi nomi della moda, da Armani a Valentino, da Dolce e Gabbana e Yves Saint Laurent, e nel 2005 è stata in passerella al Victoria’s Secret Fashion Show.
Il 24 luglio scorso è diventata mamma per la prima volta: è nato Alexander, dal quale sarebbe dovuta tornare oggi.