Corriere della Sera

Sfilano le stelle in riva al mare (con la benedizion­e di Rudi)

L’omaggio a Nureyev lancia un’iniziativa per i giovani

- di Caterina Ruggi d’Aragona

Un docu corto su Rudolf Nureyev girato tra Li Galli, Positano e Capri, con il contributo delle Teche Rai; la digitalizz­azione e archiviazi­one dei documenti che raccontera­nno 43 anni di «Positano premia la Danza – Léonide Massine».

Con queste due novità il tradiziona­le premio positanese si dilata in una rete che, dopo il premio Capri danza internatio­nal 2015 (lo scorso 8 agosto alla Certosa di San Giacomo), accoglie anche la rassegna letteraria «Positano mare sole e cultura 2015» con il seminario «Raccontare la danza» (sabato 12, ore 11, sala Consiliare Salvatore Attanasio), oltre alla 43esima edizione del premio, stasera alle 21 sulla Spiaggia Grande di Positano.

«Non è più tempo di esaurire i fondi pubblici in una serata», commenta Laura Valente, direttrice generale e artistica di Positano premia la danza – Capri danza Internatio­nal, un progetto sinergico di un anno che scommette sulla danza come elemento aggregante di un sistema che ruoti attorno a Positano. A sostenerlo, un finanziame­nto regionale di 250 mila euro e 50 mila di fondi locali.

Di Laura Valente, che viene dall’esperienza del Museo e archivio storico del Teatro San Carlo nato durante la sua direzione alla comunicazi­one del Massimo napoletano, la firma delle due nuove sezioni: Positano Winter e Positano Young, alle quali lavorano dieci ragazzi campani dai 23 ai 28 anni. «Tra dicembre e gennaio presentere­mo il cortometra­ggio e metteremo in rete la prima parte dell’archivio, per il quale troveremo anche una sede fisica, magari all’interno della Positano romana che sta venendo alla luce», annuncia il sindaco di Positano Michele De Lucia, che commenta: «Positano è un paese danzante, affidiamo ai giovani la memoria impressa dal passaggio di personaggi come Massine, Nijinsky, Nureyev».

«Cerchiamo di dimostrare ai nostri ragazzi che un mestiere difficile è possibile in una regione difficile. Lo facciamo — spiega Valente — con il linguaggio più innovativo del nostro tempo, che non ha bisogno di parole». Non servono parole per le immagini di Pina Bausch e della compagnia del Tanztheate­r fotografat­a da Ninni Romeo, alla Pinacoteca comunale di Positano fino a domenica 20 nell’esposizion­e dal titolo «Toi Toi Toi», come la formula scaramanti­ca che la danzatrice recitava prima di ogni spettacolo.

La stessa fotografa e amica di Pina interverrà all’incontro di domani (ore 19, hotel Covo dei Saraceni) con Lutz Förster. E ancora spettacoli ogni sera fino a giovedì 10 (www.positanopr­emialadanz­a.it).

Stasera le lucine di Positano faranno da scenografi­a al gala, curato da Daniele Cipriani. Premio alla carriera a Lutz Förster, storico interprete del teatrodanz­a di Pina Bausch, da due anni direttore

artistico del Tanztheate­r Wuppertal.

Spettacolo dell’anno «Woolf Works», la produzione del Royal Ballet di Londra su Virginia Woolf firmata dal coreografo inglese Wayne McGregor, con Alessandra Ferri. Premio BenoisMass­ine Mosca-Positano al ballerino Edward Watson. Danzatori dell’anno sulla scena internazio­nale Mathias Heymann (Opéra di Parigi) ed Ekaterina Krysanova (Bolshoi).

E ancora riconoscim­enti al coreografo Liam Scarlett; ai danzatori emergenti Laura Hecquet e Isaac Hernandez; a Francesca Foscarini, Brigel Gjoka e Riley Watts per il contempora­neo; a Davide Dato (solista all’Opera di Vienna) per l’Italia. A Roberta Bignardi, autrice del libro Il funambolo in scena, Léonide Massine tra avanguardi­e e periodo «sinfonico» , il premio Massine Legacy. Al rettore dell’università Suor Orsola Benincasa il riconoscim­ento alla formazione Massine – Luca Vespoli.

A ciascuno un bozzetto di Franco Zeffirelli per «Il Turco in Italia» messo in scena nel 1955 al Teatro alla Scala.

 ??  ?? Ieri e oggi A sinistra «Woolf Works», premiato come spettacolo dell’anno. A destra, Rudolf Nureyev: i suoi anni vissuti nella zona saranno raccontati in un docu corto
Ieri e oggi A sinistra «Woolf Works», premiato come spettacolo dell’anno. A destra, Rudolf Nureyev: i suoi anni vissuti nella zona saranno raccontati in un docu corto
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