Corriere della Sera

Vuelta, la tappa va a Oliveira Aru resta in rosso Rischio ritiro per Quintana

- Marco Bonarrigo

Nessuno dica a Nelson Oliveira che la 13ª frazione della Vuelta è stata la classica tappa di transizion­e. Il portoghese è raggiante per aver regalato alla sua Lampre, unico team italiano World Tour, la soddisfazi­one di un successo in ciascuno dei tre grandi giri 2015. Nessuno dica a Nairo Quintana che la Catalayud-Tarazona era tappa facile: il colombiano si è staccato sulla prima salitella ed è rientrato con fatica sulla maglia rossa Aru arrivando al traguardo stravolto. Quintana soffre per un’infezione intestinal­e e, dopo il forfait di Froome e la squalifica di Nibali, è il terzo big a rischiare l’abbandono. Dovrà superare la Vitoria-Fuente del Chivo che oggi si conclude su una salita di 18 chilometri con tratti al 15%. In casa Movistar non sta bene nemmeno Valverde, per problemi a una spalla. Fabio Aru oggi dovrà guardarsi dagli attacchi di Rodriguez (che lo tallona a 27”), di Dumoulin e del polacco Majka. E dosare le forze per le tappe di alta montagna di domani e dopodomani, nelle Asturie, punteggiat­e di salite e con traguardi in quota di grande difficoltà. Formalizza­ta ieri l’espulsione di Astana dal Movimento per Ciclismo Credibile per aver schierato al Tour — contro il regolament­o dell’associazio­ne — l’olandese Boom con valori di cortisolo troppo bassi.

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