Corriere della Sera

«Casamonica, vergogna per la Rai»

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ROMA «Una vergogna per la tv di Stato, basta ridicolizz­are la Capitale. Io mi vergogno che la Rai abbia portato come folklore nei nostri salotti questo tipo di famiglia: questa non è Roma e non lo sarà». Ignazio Marino, sindaco di Roma, torna sulla contestata puntata di «Porta a porta» che Bruno Vespa ha dedicato al funerale del capofamigl­ia dei Casamonica. Lo fa intervista­to da Giovanni Floris in «Di martedì» su La7: «Appena insediato in Campidogli­o dissi subito che c’era la mafia, ma per il prefetto che c’era prima il problema non esisteva». Sul funerale Casamonica: «Mi rifiuto di definirlo folklore, sicurament­e la definizion­e di mafia la devono dare i magistrati. C’è stata un’ inchiesta fatta da un prefetto, una persona per bene, Franco Gabrielli, che ha detto che c’è stata una mancanza di comunicazi­one tra le forze dell’ordine». E ancora: «Credo che le parole abbiano un peso e tutte le istituzion­i devono avere la stessa forza nel contrasto alle attività criminali. Roma è la capitale d’Italia e non la possiamo ridicolizz­are». Sempre ieri, Giancarlo Leone, direttore di Raiuno, è stato ascoltato dalla commission­e di Vigilanza Rai sulla trasmissio­ne di Bruno Vespa andata in onda la settimana scorsa: «Porta a porta ha seguito una linea rigorosa, in grado di fornire agli spettatori una lettura completa e corretta degli avveniment­i. Per questo sono stati trattati tutti gli argomenti più spinosi con trasparenz­a e completezz­a, senza fare sconti di alcun genere e nessuna concession­e al folklore». Leone ha anche chiarito che «la presenza in studio dei Casamonica non ha comportato alcun onere per l’azienda». Ovvero non sono stati pagati gettoni di presenza. Per Leone «Porta a porta ha ritenuto che non andasse rimosso il vulnus che ha macchiato la Capitale, ma che al contrario andasse raccontato». Il Movimento Cinque Stelle ha parlato di «spiegazion­i non convincent­i».

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